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La chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara

Confinante con il comune di Sulmona, Bugnara è un centro abitato con poco più di mille abitanti, inserito nella lista dei  borghi più belli d’Italia. Come nel caso di Sulmona, il volto del paese è stato duramente colpito dai ripetuti eventi sismici, ma nonostante ciò esso conserva tuttora tracce evidenti di quell’arte barocca che è invece quasi del tutto scomparsa nelle altre zone della regione Abruzzo. La chiesa della Madonna del Rosario è stata riaperta al culto nel dicembre 2000 dopo una lunga fase di lavori di restauro che le hanno restituito molti aspetti e caratteristiche che erano andati perduti nel corso dei secoli. In particolare, sono stati recuperati gli apparati decorativi realizzati tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, restituendo in tal modo alla chiesa la sua apparenza barocca. Essa costituisce inoltre un’ulteriore prova della presenza, nell’Abruzzo d’età moderna, di artisti e maestranze provenienti da altre zone d’Italia, in particolare  Napoli, Roma e la Lombardia. L’apparato decorativo è caratterizzato da questa compresenza di apporti e di influenze, cui va aggiunto il merito di essere uno dei pochi complessi realizzati nei primi anni del Settecento e sopravvissuti ai fattori naturali, principalmente terremoti, e ai numerosi tentativi di sovrapposizione di differenti stili artistici in voga nei secoli successivi. Particolarmente significativo in questo discorso è l’altare maggiore, esempio lampante di arte barocca in cui è evidente l’influenza di  Bernini, del Seicento romano, ma anche di  Cosimo Fanzago, presente, come si vedrà, nel contesto di Pescocostanzo. Il tocco dei maestri lombardi è invece visibile in altri particolari, ad esempio nelle figure in rilievo, rare in Abruzzo ma abituali in contesti mitteleuropei, sui pilastri e nei piedritti degli altari.

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