Paolo V
Camillo Borghese (1552-1621) fu eletto papa, con il nome di Paolo V, il 16 maggio 1605. Nato a Roma, era esponente di una famiglia di origine senese. Studioso di diritto, era stato eletto cardinale nel 1596 da Clemente VIII, per il quale aveva anche svolto azione diplomatica presso la corte spagnola di Filippo II. Poco dopo la sua elezione si scontrò con la Repubblica di Venezia, verso cui lanciò l’Interdetto, causando una grave crisi internazionale. Non si sottrasse al costume nepotistico dei papi, garantendo ascesa economica e sociale alla sua famiglia e in particolare al cardinal-nipote Scipione Borghese. Sotto Paolo V vennero giudicate e condannate le teorie eliocentriche di Galileo Galilei, mentre vennero canonizzate figure di spicco del cattolicesimo di quegli anni come Carlo Borromeo, Ignazio di Loyola, Filippo Neri e Teresa d’Avila. Tra i cambiamenti da lui voluti all’assetto urbanistico di Roma, spicca la radicale modifica del progetto michelangiolesco della Basilica di San Pietro, di cui venne modificata la pianta e aggiunta nel timpano, al centro del frontone, la gigantesca iscrizione: «PAULUS V BURGHESIUS ROMANUS».