Carlo V d’Asburgo
Carlo d’Asburgo (1500-1558), Carlo V come imperatore e Carlo I come sovrano della Monarchia spagnola, concentrò nelle sue mani una vastissima eredità, frutto dell’accorta politica matrimoniale orchestrata dal nonno paterno, Massimiliano I. Sovrano anche dell’antico ducato di Borgogna, dei regni di Sardegna, Sicilia e Napoli e, a partire dal 1535, duca di Milano, Carlo fu il fulcro di una corte itinerante. I principali obiettivi della sua politica internazionale furono il predominio militare in Europa, ottenuto a spese della Francia, e la lotta alle dottrine protestanti, la cui diffusione venne ufficialmente sancita con la pace di Augusta (1555). Come vertice della Monarchia spagnola, Carlo fu un re spesso assente, che delegò il governo nelle mani di uomini fidati, come il segretario Mercurino Gattinara. Sedata la rivolta dei Comuneros (1520-21) che ne aveva messo a rischio il potere, il regno di Carlo vide la formazione di quel sistema di Consejos che avrebbe a lungo caratterizzato il meccanismo burocratico della Monarchia. Dopo l’abdicazione del 1556, con cui divise i suoi dominii tra il fratello Ferdinando e il figlio Filippo, si ritirò proprio in Spagna, fino alla morte nel convento di Yuste nel 1558.
Per saperne di più:
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D. Lynch, Spain 1516-1598: from nation state to world empire, Oxford 1991.
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A. Kohler, Karl V, 1500-1558. Eine Biographie, München 1999.
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M. Fernández Álvarez, Carlos V, el césar y el hombre, Madrid 1999.