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I Giganti di Mistretta (Messina)

I Giganti di Mistretta (cittadina siciliana della provincia di Messina), chiamati in dialetto Gesanti, sono due enormi fantocci di legno e cartapesta (cavi all’interno per poter essere “indossati” dai portatori) costruiti alla fine del XVIII secolo sul modello dei giganti messinesi. Oggi, dopo un attento restauro, sfilano per le strade della città i colossi originali. Dal 1960 al 1990, invece, i mistrettesi hanno utilizzato delle copie. I colossi di Mistretta, che pure si differenziano da quelli di Messina per la minore mole e per il fatto di non essere delle statue equestri, condividono con questi ultimi molti elementi: l’abbigliamento guerriero, la genealogia mitologica (entrambi i giganti maschi sono identificati con il titano Crono-Saturno) e l’origine leggendaria (le due coppie di colossi sono considerati i fondatori primordiali delle due città). L’influenza di Messina è rinvenibile anche nel nome della “gigantessa” mistrettese: la compagna del Saturno messinese è chiamata Mata, quella del Crono di Mistretta è nota come Mitia. In molti racconti e testimonianze storico-letterarie la scelta di una così comune denominazione, non riconducibile al vocabolario mitologico, è giustificata dalla volontà di creare un punto di contatto con la città, di cui la gigantessa dovrebbe alternativamente rappresentare l’espressione popolana o l’anima più nobile (la leggenda messinese, infatti, identifica Mata a volte con una popolana, a volte con una principessa locale). Ogni anno i Gesanti sono portati in processione durante la Festa della Madonna della Luce, che si tiene nella cittadina dei Monti Nebrodi il 7 e l’8 di settembre. I loro volti nascondono una duplice identità. Cronos e Mitia, infatti, sono considerati sia come i mitici fondatori della città e della sua stirpe, sia come due Santi Protettori. Si racconta che le loro ossa gigantesche siano state rinvenute in una grotta accanto ad un quadro luminoso della Madonna, di cui sono considerati i custodi. In questo groviglio genealogico si intrecciano almeno due grandi narrazioni delle origini: l’una, che racconta dei primi abitatori della Terra, dei mitici e sovrumani fondatori dell’umanità; l’altra, che rinvia alle attestazioni bibliche circa l’esistenza di leggendari giganti prima e dopo il Diluvio universale. Il piccolo gigante presente in alcune fonti del passato, ma oggi scomparso, ricollegherebbe invece i giganti di Mistretta ad altre figure italiane ed europee.

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