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Crotone

Crotone chiesa San GiuseppeDurante l’età barocca, e in generale durante il periodo del viceregno spagnolo (1503-1707), la Calabria conobbe uno dei periodi più difficili della sua storia. La regione fu infatti funestata da una lunga serie di calamità naturali: dopo il terremoto del 1638, che causò oltre 10.000 morti, altri tragici eventi sismici si registrarono nel 1659 e soprattutto nel 1783, quando una larga parte del patrimonio artistico calabrese venne distrutto. Tali eventi, assieme alle frequenti carestie (come quella del 1672), alle epidemie (la pestilenza del 1656-57 che colpì tutto il regno di Napoli) e a una situazione climatica sfavorevole (la cosiddetta little ice age) contribuiscono a spiegare l’andamento demografico negativo della regione, caratterizzato, ad eccezione della prima metà del XVI secolo, da un basso tasso di natalità unito ad un alto tasso di mortalità. Un ulteriore motivo di debolezza e di costante pericolo per gli abitanti della Calabria d’età moderna risiedeva nelle frequenti incursioni sulle coste di pirati turchi e barbareschi. Nonostante le misure difensive approntate e la linea di torri poste a guardia della costa, i pirati attaccarono con costanza la Calabria, inoltrandosi a volte nell’interno e saccheggiando intere città. Spesso decisivi per il buon esito delle incursioni guidate da personaggi quali Khair-ed-din Barbarossa, Dragut Rayz il Cicala o Uluc-Alì (anche detto Occhialì) furono i consigli di molti rinnegati calabresi, uomini rapiti dai pirati e in seguito convertitisi all’Islam, mossi da una sorta di desiderio di rivincita verso la terra natale e i suoi abitanti.

Le città calabresi condividono tutte questo comune e difficile passato, mantenendo spesso tracce evidenti di esso. Un esempio significativo è costituito da Crotone, città fortificata e bastione fondamentale nella difesa contro i pirati turcheschi. I lavori di costruzione del suo sistema difensivo iniziarono durante il regno di Carlo V e vennero ultimati solo nel 1647. Al suo interno, Crotone (che in età moderna si chiamava in realtà Cotrone) conserva tuttavia pochi esempi di arte barocca. Un’eccezione è costituita dalla chiesa di San Giuseppe (foto), eretta nella prima metà del XVIII secolo e consacrata nel 1756.

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