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Chiese della Sicilia sud-orientale

Tra i numerosi esempi di arte barocca nella Sicilia sud-orientale ricostruita dopo il terremoto del 1693, ricordiamo la Chiesa del Gesù di CaltagironeCaltagirone è un comune della provincia di Catania, celebre soprattutto per la produzione della ceramica. Il suo centro storico è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO assieme a tutto il Val di Noto.. Si tratta della chiesa annessa al Collegio dei Gesuiti, la cui costruzione iniziò nel 1571 e che pure ha subito vari restauri e rimaneggiamenti dopo gli eventi sismici del 1693 e del 1908 e dopo la seconda guerra mondiale. La facciata presenta un portale monumentale circondato da nicchie in cui sono poste le statue raffiguranti santi gesuiti. Coronano la facciata le statue della Madonna, di San Giuseppe e dei santi Pietro e Paolo. L’interno è ricco di altari con colonne tortili e custodisce varie opere d’arte di artisti siciliani dei secoli XVI e XVII.

Ferla San SebastianoA Ferla, piccolo centro della provincia di Siracusa, si può tuttora ammirare la chiesa di San Sebastiano, eretta sul finire del XV secolo e totalmente ricostruita dopo il terremoto del 1693. Elemento centrale della facciata è il gruppo scultoreo posto sopra il portale centrale, che raffigura San Sebastiano tra due soldati e due schiavi mori che reggono l’architrave (foto). L’interno, a tre navate, custodisce le reliquie del santo.

 

 

Ispica2Anche la basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica, in provincia di Ragusa, venne costruita dopo il sisma del 1693. Attorno alla cappella del Santissimo Cristo, realizzata per ospitare il simulacro del Santissimo Cristo alla Colonna scampato alla distruzione della piccola chiesa che lo custodiva, si sviluppò nel corso degli anni la basilica. Consacrata nel 1763, presenta un interno, a croce latina e diviso da pilastri in tre navate, che custodisce quattro cappelle ricche di opere d’arte e di oggetti devozionali. La facciata è semplice e lineare. Al di sopra del portone centrale domina un grande stemma con la scritta De Basilicis haec una est   (questa è una delle basiliche), mentre sul vetro del finestrone centrale con architrave è raffigurato il Santissimo Cristo alla Colonna. Ai lati, spiccano le statue di San Gregorio e di Santa Rosalia. Ai primi del Settecento risale la torre campanaria, mentre fu nel 1749 quando Vincenzo SinatraVincenzo Sinatra (1707-1765) era un architetto siciliano, nativo di Noto. Formatosi probabilmente con il cognato R.Gagliardi, fu attivo soprattutto nella sua città natale, ma anche in altri centri come Ispica. concluse il loggiato di forma semiellittica, chiaramente ispirato al colonnato del Bernini a San Pietro, situato di fronte alla basilica.

Duomo RagusaInfine, la città di Ragusa non può certo essere esclusa da un itinerario che vuole visitare i luoghi simboli del Barocco siciliano. La cattedrale di San Giovanni Battista, tra le più grandi chiese della Sicilia, fu riedificata dopo il 1693. La maestosa e imponente facciata è divisa in cinque parti da grandi colonne ed è affiancata sulla sinistra da un campanile alto oltre 50 metri. L’interno, a croce latina, presenta tre navate delimitate da quattordici colonne in pietra. Ancora più celebre e rappresentativo dell’architettura barocca è il Duomo di San Giorgio, caratterizzato dalla facciata a torre in cui è inglobato il campanile e alla quale si accede risalendo un’alta scalinata. All’interno, degni di nota sono le tele di alcuni grandi artisti settecenteschi siciliani, le numerose finestre colorate, un maestoso organo composto da 3368 canne, la statua di San Giorgio a cavallo e la grande cassa-reliquiario: queste ultime due sono entrambe portate in processione ogni anno durante la festa patronale.

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