Le Feste dei Mori e dei Cristiani
La Festa dei Mori e dei Cristiani è un rituale che accumuna le regioni meridionali dell’Italia e della Spagna, soggette durante la prima età moderna alle scorribande dei navigli barbareschi provenienti dalle vicine coste africane. A differenza delle festività che si tengono nel Mezzogiorno italiano, generalmente ispirate alla celeberrima battaglia di LepantoFu una battaglia navale che ebbe luogo il 7 ottobre 1571 e che contrappose la Lega Santa (Monarchia spagnola, Ducato di Savoia, Papato e le Repubbliche di Venezia e Genova) contro l’impero Ottomano. La vittoria cristiana pose un freno all’espansione ottomana in Occidente. (1571) o a qualche incursione “turca” o piratesca, le cerimonie organizzate nelle regioni sud-orientali della Spagna (Murcia, Castilla-La Mancha, Comunità Valenzana) commemorano soprattutto la Reconquista, il lungo processo di “liberazione” della penisola iberica dalla secolare dominazione araba (culminata nel 1492 con la presa di Granada e agli inizi del XVII secolo con l’espulsione dei MoriscosCon il termine Moriscos si designavano i discendenti dei Mori che, dopo la Reconquista cristiana, avevano formalmente accettato di convertirsi e di abbandonare l’Islam. In realtà, la popolazione morisca continuò a mantenere i propri usi e costumi tradizionali e a praticare in segreto la religione mussulmana. Dal 1609 fino al 1614, su ordine di Filippo III vennero espulsi dalla penisola iberica tutti i Moriscos, all’incirca 300.000 persone.). Si tratta di vere e proprie rappresentazioni teatrali, che coinvolgono un numero considerevole di comparse in costume, a cui è demandato il compito di impersonare i Mori e i Cristiani e di simulare antiche e mitiche battaglie (che a volte consistono in una danza, un modo di rappresentare l’incontro/scontro con le popolazioni musulmane che ritroviamo anche nelle suggestive sfilate dei Giganti). Durante tali manifestazioni, oltre all’uso di indumenti e armi più o meno consoni alle epoche storiche cui si fa riferimento, spesso è previsto anche l’impiego di macchine sceniche di legno (castelli e navi). Non di rado si assiste alla messa in scena di eventi e personaggi appartenenti ad epoche differenti (le Crociate e i Templari, ad esempio), confusi tra loro all’insegna di un’allegra mescolanza festiva. (foto: la Madonna delle Milizie di Scicli, protagonista di una delle più famose feste dei Mori e dei Cristiani dell’Italia meridionale).