Jusepe de Ribera, detto “lo Spagnoletto”
Jusepe de Ribera, detto “lo Spagnoletto” (1591-1652) nacque a Játiva, nel regno di Valencia, ma si stabilì ancor giovane in Italia. Dopo aver soggiornato per qualche tempo in Lombardia e in Emilia, arrivò a Roma nel 1615, e qui ultimò la sua formazione prendendo spunto da Caravaggio ma anche dalle opere di Raffaello. L’anno successivo giunse a Napoli al seguito del nuovo vicerè, il III duca di Osuna. A Napoli Ribera avrebbe vissuto per il resto della sua vita, lavorando per i vicerè ma anche per nobili napoletani e per chiese e conventi della città. Tra le sue opere più celebri: il Martirio di San Bartolomeo, il Sileno ebbro, il Martirio di Sant’Andrea, la Pietà , il Sogno di Giacobbe, lo Storpio e i dodici Profeti che decorano gli archi della parete d’ingresso e delle cappelle laterali della Certosa di San Martino. Gravemente malato, Ribera rallentò notevolmente la sua attività negli ultimi anni. Morì e fu sepolto a Napoli.