I Giganti del Corpus Christi di Siviglia
A Siviglia, già nel XVI secolo, sfilavano i giganti, i nani, le testegrosse (cabezudos, in spagnolo) e i diavoli. A quel tempo, i giganti erano costituiti da impalcature in legno rivestite di tessuti, al cui interno si posizionavano abili portatori che camminavano sui trampoli. Alle celebrazioni del Corpus Christi partecipava anche la mitica Tarasca, che apriva la sfilata. A causa di alcuni provvedimenti statali ed ecclesiastici emessi contro il loro uso nel corso del XVIII secolo, la Tarasca ed i giganti processionali furono estromessi dalla sfilata del Santissimo Sacramento. In origine, il corteo dei giganti era affidato alle Corporazioni artigianali (Gremios, in spagnolo). A partire dalla seconda metà del Cinquecento, tuttavia, l’organizzazione degli eventi festivi passò sotto la responsabilità delle autorità cittadine, che agivano di concerto con quelle ecclesiastiche. I Giganti e la Tarasca erano protagonisti di spettacolari balli rituali. Le danzas sivigliane, tuttavia, coinvolgevano anche altri personaggi. Si trattava, più in generale, di rappresentazioni sceniche ed allegoriche dedicate ai temi più svariati: eventi storici, argomenti religiosi, mitologia classica, soggetti esotici.