Il cambiamento dei Giganti e delle figure che li accompagnano
Un volta rimossa la struttura simbolica religiosa, i colossi di origine biblica si ritrovano addobbati come guerrieri romani e eroi nazionali, regnanti medievali e anonimi protagonisti della vita cittadina. I tanti fantocci del gigante Golia, una volta dissociati dalla figura di Davide, assumono un’identità storica variabile (passando dal racconto biblico a quello mitologico, dalla storia sacra a quella profana, anche recente) e una fisionomia anacronistica e spesso anonima, soprattutto dal momento in cui sono affiancati da una moglie e da una prole gigantesca. Il drago, persi per strada i suoi co-protagonisti (San Giorgio, Santa Marta e San Michele) diviene un mostro anonimo. E lo stesso discorso vale per l’intero bestiario colossale. Col passare del tempo, le figure gigantesche predominanti sono diventate quelle raffiguranti i Re Cattolici e i principi mori, gli eroi nazionali (come il gigantesco el Cid che ancora oggi sfila a Valencia) e alcuni personaggi letterari, nonché le allegorie dei quattro continenti.