Sassari
Sassari è la città capoluogo dell’omonima provincia della Sardegna e secondo centro dell’isola per popolazione. Non vi è certezza circa le origini del toponimo, probabilmente proveniente dall’antica lingua sarda. Capitale dell’ultimo principato indipendente dell’isola, il Giudicato d’Arborea, verso la metà del Quattrocento fu assoggettata definitivamente al dominio aragonese da Alfonso V il Magnanimo. Nel XIV secolo, Sassari si ribellò al dominio aragonese, venendo pacificata solo con l’avvento di Alfonso V il Magnanimo. Gli stessi Aragonesi costruirono, in seguito a questa rivolta, il castello di Sassari, che fu anche sede dell’Inquisizione spagnola e venne abbattuto nel 1877. Nel corso dell’età moderna, la città fu spesso oggetto di attacchi da parte di navi francesi (1527-28) e dei pirati. La popolazione venne inoltre decimata dall’epidemia di peste del 1582. Sempre accesa rimase la competizione tra Sassari (capitale del Capo di sopra) e Cagliari (capitale del Capo di sotto) per il primato nell’isola. Dal punto di vista culturale, Sassari conobbe una fioritura nel XVI secolo, e nel 1562 i Gesuiti vi istituirono uno studio generale che avrebbe portato, nel 1617, alla fondazione della prima università della Sardegna. In piena crisi durante l’ultima fase del governo spagnolo, Sassari, come tutta l’isola, passò nel 1713 sotto la dominazione austriaca e poi, a partire dal 1720, divenne parte del regno dei Savoia. (Nella foto: Piazza Italia Vecchia, Sassari)