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La Festa di San Gennaro oggi

Il rito della liquefazione del sangue si svolge ancora oggi nella splendida Cappella del Tesoro di San Gennaro: un vero e proprio scrigno barocco. Delle “macchine” e delle altre messe in scena in voga nei secoli XVII e XVIII, tuttavia, non resta nulla o quasi. A partire dai primi decenni dell’Ottocento, infatti, gli apparati extra-liturgici e le realizzazioni effimere sono andate scemando. Cosicché, oggi, la Festa di San Gennaro ha perduto le sue più importanti connotazioni barocche. Al centro della scena è rimasto il popolo, che attende la liquefazione del sangue, e l’officiante, nelle cui mani si compirà l’agognato miracolo. La Chiesa napoletana, contrariamente a quanto accaduto in altre parti dell’Italia meridionale, è riuscita a ricondurre il culto di San Gennaro negli argini della liturgia, confinando i fedeli e le autorità cittadine nel ruolo degli spettatori. Eppure, l’attesa del miracolo, quel lasso di tempo variabile che intercorre tra l’ostensione delle ampolle e la liquefazione del sangue, restituisce simbolicamente alla città il suo protagonismo: un protagonismo che in un passato non troppo lontano essa esercitava in uno spazio extra-liturgico popolato di invenzioni e meraviglie barocche.