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Stilo

StiloTra i più celebri calabresi di età moderna, Tommaso Campanella nacque a Stilo il 5 settembre 1568. Entrato ancora bambino nell’Ordine domenicano, condusse i suoi studi in terra calabrese, tra San Giorgio MorgetoSituato nell’attuale provincia di Reggio Calabria, San Giorgio Morgeto è un piccolo centro di fondazione bizantina, feudo della famiglia Milano a partire dal 1560. Il locale convento dei Domenicani, fondato nel XV secolo, era luogo di insegnamento per discipline teologiche e filosofiche, dove si formò anche Tommaso Campanella. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1783, San Giorgio Morgeto perse alcuni dei suoi luoghi più rappresentativi. Lo stesso convento dei Domenicani venne ricostruito in forme barocche., NicastroNicastro è stato un comune autonomo fino al 1968, quando si è fuso con Sambiase e Sant’Eufemia Lamezia dando vita al comune di Lamezia Terme, di cui è ora il quartiere più popoloso. Di fondazione bizantina, Nicastro è celebre in età moderna soprattutto per essere stata teatro per alcuni anni degli studi di Tommaso Campanella, che da parte sua ricordò con affetto Nicastro in alcuni passi del De sensu rerum et magia. e Cosenza. Campanella tuttavia trovò la sua strada soprattutto nello studio personale di particolari autori classici (come Platone, Galeno, Democrito e Plinio) e del filosofo cosentino Bernardino TelesioBernardino Telesio (1509-88) nacque e morì a Cosenza. Filosofo, il suo naturalismo influenzò pensatori quali Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Cartesio e Francis Bacon. Nel suo pensiero, le forze della natura sono all’origine di tutti i fenomeni e anche della conoscenza e della vita etica dell’uomo. La sua opera principale è il De rerum natura iuxta propria principia (1565-1586).. Partendo dal naturalismo e dal sensismo di Telesio, Campanella arrivò ad una peculiare sintesi con il neoplatonismo, espressa in opere come la Philosophia sensibus demonstrata (1591) e il De sensu rerum et magia (1620). Tuttavia, la fama del frate domenicano è legata soprattutto alla Città del Sole (1602), opera di carattere utopico che descrive una città ideale, comunista e teocratica, guidata da un re-sacerdote dedito al culto del dio Sole. La vicenda personale di Campanella è inoltre specchio della condizione della Calabria in età barocca per due aspetti: la costante attenzione di cui furono oggetto le sue idee da parte delle autorità ecclesiastiche, attente ad ogni forma di eresia nel clima della Controriforma, e il tentativo di porsi a capo di una congiura, nel 1599, contro il potere spagnolo, gli abusi della nobiltà e la gerarchia ecclesiastica. Più volte arrestato, torturato e processato (si finse pazzo per sfuggire alla condanna a morte), Campanella trascorse 27 anni di carcere a Napoli, poi altri tre a Roma presso il Sant’Uffizio. Dopo aver vissuto per cinque anni a Roma grazie al favore di Urbano VIII, a partire dal 1633 si stabilì a Parigi, sotto la protezione di Luigi XIII e del cardinal Richelieu, sino alla morte, il 21 maggio 1639.

Stilo, città natale di Campanella, ha perso gran parte del suo aspetto barocco in seguito al terremoto del 1783. Rimangono la Chiesa di San Biagio al Borgo (dove il filosofo venne battezzato), di San Domenico (dove Campanella visse e scrisse alcune delle sue opere) e di San Francesco, la cui facciata è un efficace esempio di arte barocca e di fronte al quale è stata posto un monumento in onore di Campanella. A testimonianza della capillare presenza degli Ordini religiosi nella Calabria d’età barocca, si segnalano la chiesa dei Cappuccini e quella di Santa Chiara, con annesso convento delle Clarisse.

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