PhD Program in Historical studies
L’origine dei Sacri Monti
Un Sacro Monte è un complesso devozionale generalmente posizionato su un’altura, sul fianco di una montagna o comunque in contesti paesaggistici lontani dai centri abitati e raggiungibili attraverso un pellegrinaggio. Introdotti sul finire del Quattrocento e poi, con la Controriforma, diffusisi in Italia, in Europa e nel Nuovo Mondo nel corso del XVI e del XVII secolo, i Sacri Monti rappresentano luoghi significativi non solo per il visitatore mosso da spirito religioso, ma anche in virtù del patrimonio artistico e del significato storico che essi conservano, oltre che per la bellezza dei paesaggi nei quali sono immersi. Attraverso una serie di cappelle o di edicole, sono raffigurate scene ed episodi della vita di Cristo, di Maria e dei Santi attraverso dipinti e sculture, spesso di pregevole fattura artistica. La motivazione storica della nascita dei Sacri Monti è da rintracciarsi nella necessità, alle soglie dell’età moderna, di fornire ai fedeli cristiani mete di pellegrinaggio che fossero più vicine e più facilmente raggiungibili rispetto alla Terra Santa (meta per antonomasia dei pellegrini durante il Medioevo) o a luoghi comunque lontani come Santiago de Compostela o Roma. Evitare viaggi lunghi, costosi e potenzialmente pericolosi (in luoghi di cui la Cristianità aveva da tempo perso il controllo militare) ma allo stesso tempo espletare i propri doveri di cristiano alla ricerca della salvezza ultraterrena: seguendo questo duplice obiettivo nacquero i primi “Luoghi Santi” in Italia, generalmente in corrispondenza di santuari, di località legate a pratiche di pietà religiosa, di posti che conservassero reliquie o che potessero richiamare, magari attraverso l’architettura e le rappresentazioni artistiche, la Terra Santa. All’Ordine dei Minori di San Francesco, tornati dalla Palestina tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, si deve la costruzione delle due strutture che fecero da modello per il periodo successivo: la Nuova Gerusalemme di Varallo Sesia in Piemonte (ma all’epoca parte del ducato di Milano) e la Nuova Gerusalemme di Montaione in Toscana (foto: Sacro Monte di Varese).