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Il ritorno all’epoca barocca del Don Quijote: le feste di Madridejos (Castilla La Mancha)

“In un borgo della Mancia, che non voglio ricordarmi come si chiama, viveva non molto tempo fa un hidalgo di quelli che hanno una lancia nella rastrelliera, un vecchio scudo, un magro ronzino e un levriero da caccia” (Don Quijote de la Mancha, parte I, cap. I, 1605).

Le deliranti avventure del Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha fanno da sfondo alle feste locali celebrate in alcuni centri della Mancia come Madridejos, El TobosoÈ un piccolo centro della provincia di Toledo, nella comunidad di Castilla La Mancha. Gli unici resti archeologici della zona risalgono all’epoca pre-romana, ma i documenti scritti più antichi che si riferiscono a questo paese sono del XIV secolo. Un secolo più tardi, el Toboso passò sotto il controllo dell’Ordine di Santiago. Fu tuttavia Cervantes a renderlo celebre, e ancora oggi è visitato da chi vuole conoscere il luogo dove viveva la dama di cui si innamorò Don Quijote. o Alcázar de San Juan. Si tratta di luoghi che conservano vincoli con l’opera di Cervantes, perchè sono il luogo di nascita di alcuni personaggi, come Dulcinea con El Toboso, o perchè sono ricchi di quei giganteschi mulini a vento, nel frattempo restaurati, contro i quali si scagliava don Quijote, come nel caso di Madridejos.

Proprio a Madridejos, la IX edizione delle fiestas quijotescas sono durate un totale di tre giorni (28-30 giugno 2013), durante i quali sono state condotte numerose attività, come la rappresentazione di frammenti del Quijote e di altre opere del teatro barocco spagnolo. Inoltre, come si può vedere nel video, nel mercato barocco la gente del posto dà vita a differenti arti e corporazioni (carpentieri, fabbri, osti, ceramisti, ecc.) con abiti e utensili di epoca moderna, mentre di quando in quando, personaggi tratti dal Quijote come Sancho Panza e DulcineaÈ il personaggio femminile del quale si innamora Don Quijote de la Mancha nella celebre opera di Cervantes. Vive con i suoi genitori Lorenzo Corchuelo e Aldonza Nogales a El Toboso, località della Mancia, e viene descritta come una giovane di grande bellezza che lavora nei campi. Tuttavia, nell’immaginazione di don Quijote, perdutamente innamorato di lei, è una dama di illustre lignaggio. attraversano il mercato. Tipico dell’epoca di Cervantes era il “merletto a tombolo” (“encaje de bolillos”), una tecnica di tessitura che prevede la decorazione di una tela attraverso l’incrocio dei fili, fino a dare vita a fiori e altre forme ornamentali, aiutandosi con contrappesi cilindrici di legno chiamati “tomboli” (“bolillos”). Si tratta in ogni caso di un lavoro lento, laborioso e complicato. Ancora oggi si discute sull’origine di questa tecnica nel Mediterraneo antico, ma di certo si può affermare che nel XVI e nel XVII secolo divenne assai popolare nella Mancia, fino a quando l’introduzione di una serie di innovazioni e di nuove macchine nel settore tessile, durante il XVIII secolo, tolse spazio a questo esempio di artigianato prettamente femminile. Anche i balli sono parte importante di queste feste, con la “jota castellano manchega” che può essere considerata la protagonista indiscutibile della celebrazione. Tale ballo, fatto di piccoli salti e basato sulla coordinazione della coppia, è solitamente accompagnato da canzoni che ridicolizzano, con grande senso dell’umorismo, le storie d’amore: potete verificarlo guardando il video!

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