Granada e Jaén
Con la resa di Granada nel 1492 si giunse alla fine del plurisecolare processo di Reconquista cristiana della penisola iberica. A partire da quella data, la città andalusa conobbe gli stessi cambiamenti già affrontati da altre città spagnole prima di essa, vale a dire l’adattamento di luoghi, simboli e modi di vita arabi alla mentalità e al gusto dei nuovi dominatori cristiani. Pochi anni dopo la resa, venne avviato il progetto di costruzione di una grande cattedrale. Enrique Egas venne incaricato della direzione dei lavori, anche se fu Diego de Siloé, a partire dal 1529, a guidare i lavori di costruzione. Nel XVII secolo, la realizzazione della nuova facciata principale (foto 1), affidata all’architetto Alonso CanoTra i maggiori artisti spagnoli del XVII secolo, Alonso Cano (1601-1667) nacque e morì a Granada. Fu attivo anche a corte, dove venne segnalato dall’amico Velázquez. Accusato di aver ucciso la moglie nel 1644, si fece frate, rifugiandosi a Valencia. Grazie alla protezione di Filippo IV, tornò a Madrid e assunse l’incarico di sopraintendente della cattedrale di Granada. Alla cattedrale della sua città natale avrebbe lavorato fino agli ultimi giorni della sua vita, e in essa venne sepolto., diede un grandioso aspetto barocco alla cattedrale di Granada. Il progetto di Cano, tuttavia, si interruppe improvvisamente con la morte dello stesso architetto, nel 1667. L’assenza del suo ideatore, unita al sorgere di gravosi problemi economici, impedirono che l’aspetto esterno della cattedrale raggiungesse la magnificenza inizialmente programmata, come dimostra il mancato innalzamento delle due torri di 81 metri previste nel progetto originario.
Rimanendo nella regione dell’Andalusia, un’altra splendida facciata barocca innestata su un edificio di epoca e stile diverso è quella della cattedrale di JaénJaén è una delle città più antiche della Spagna. Riconquistata dai cristiani nel XIII secolo, conobbe il processo comune a molti altri centri iberici, ovvero la trasformazione da città araba a città cristiana. In età moderna, Jaén non recuperò mai il passato splendore. Visse un periodo di grave crisi, come molte altre città castigliane, nel XVII secolo, schiacciata dalla pressione fiscale e dalle necessità belliche della monarchia spagnola. (foto 2). Dedicata alla Asunción de la Virgen, la chiesa fu eretta su un’antica moschea all’epoca di Ferdinando III il Santo (XIII secolo). Nel XV secolo si cominciò a costruire il santuario gotico per custodire la tela del Volto Santo che, secondo la tradizione, venne utilizzata dalla Veronica per asciugare il volto di Cristo. I lavori effettuati durante il XVI secolo, frutto soprattutto dell’opera di Andrés de Vandelvira, trasformarono la cattedrale in una delle più importanti testimonianze dell’arte rinascimentale in Spagna. I danni provocati dal grande terremoto del 1755 causarono ulteriori lavori di ristrutturazione del complesso. La facciata barocca venne progettata da Eufrasio López de RojasEufrasio López de Rojas (1628-1684) fu un architetto spagnolo, noto soprattutto per la facciata della cattedrale di Jaén. Maestro mayor della cattedrale, aveva precedentemente ricoperto lo stesso incarico presso la cattedrale di Granada. Venne sepolto nel convento delle Carmelitas Descalzas a Jaén..