Il Barocco “napoletano” nella corte dei Borbone: l’organo di Santa Barbara
La regina Barbara di Braganza, fondatrice della chiesa di Santa Barbara nel 1748, si impegnò affinchè questo tempio godesse di una buona acustica per ospitare un organo imponente. Incaricò l’acquisizione dello strumento a Carlo Broschi Farinelli, un cantante castratoI Castrati erano cantanti che, sottoposti a castrazione da bambini, mantenevano un tono alto e acuto di voce per tutta la vita, potendo in questo modo esibirsi in ruoli femminili., che a sua volta incaricò la costruzione dell’organo al frate napoletano José de Monticelli, negli anni 1758-1759. Venne dunque realizzato a Napoli, trasportato in nave fino a Valencia e poi portato su vari carri fino alla corte di Madrid. Durante il lungo viaggio, l’organo subì diversi danni che furono riparati all’arrivo a Madrid. La regina provvide in prima persona al pagamento delle spese per la costruzione e il trasporto dello strumento.
L’organo presenta una cassa con tre facciate. È in stile barocco con decorazioni dorate su un fondo bianco. Nella parte superiore dominano le figure di due angeli musici e gli scudi delle armi reali (foto 1). La facciata centrale, ora vuota per lavori di restauro e pulizia, comprenderebbe tre “castillos de tubos”L’espressione si riferisce al modo di collocare le canne nelle finestre del mobile, sempre in maniera geometrica e in simmetria. Ricordano le torri dei castelli. (castelli di tubi), corrispondenti al flautato su un fregio di trombe. Le facciate laterali seguono lo stesso modello, con un solo castello su un’ala di trombe intonata a otto piedi. Nel corpo inferiore si trovano le gelosie dell’organo basso. La parte meccanica è un mix di organo barocco e romantico, conservando i “secretos”Il cassone che contiene i meccanismi per la distribuzione del vento alle canne. e la disposizione dei registriUn registro nell’organo è una serie di canne con lo stesso timbro. originali.
Si tratta dell’organo che, tra quelli descritti in questo itinerario, rappresenta la migliore sintesi di tradizioni italiane e di altri luoghi d’Europa. Per esempio, tra i suoi registri originali c’era il flauto italiano, e la sua antica consolleIl posto dell’organista, dove è situata la tastiera. – oggi sostituita da una moderna, con comandi pneumatici e con tastiera e pedaliera nuove – aveva caratteristiche tipiche degli organi del sud di Germania e Svizzera.
Il magnifico organo di Santa Barbara versava in un pessimo stato di conservazione. Oggi, come si può vedere nella fotografia (foto 2), si mostra privo di canne e trombe a causa dei lavori di restauro dell’intero strumento e della cassa.
Dati tecnici:
- Due tastiere manuali di 54 note, C-f'”.
- Pedaliera di 30 note.
- 37 registri.
- Trasmissione meccanico-pneumatica.