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Sulmona e le chiese di Santa Chiara e San Gaetano

Anche la più interna delle province abruzzesi, ovvero la provincia  dell’Aquila, conserva tracce dell’arte e della sensibilità barocca. Al di là del capoluogo, il cui cospicuo patrimonio artistico è stato gravemente danneggiato dal terremoto dell’aprile 2009, molti centri medi e piccoli possono vantare edifici e luoghi tipici del gusto sei-settecentesco ma generalmente poco conosciuti a livello nazionale e internazionale. Sulmona, ad esempio, conserva al suo interno alcune strutture architettoniche, principalmente edifici religiosi, che possono essere ricondotti all’arte barocca. La chiesa di Santa Chiara venne innalzata su progetto dell’architetto bergamasco  Pietro Fantoni, nell’ambito del processo di ricostruzione della città dopo il terremoto del 1706. Danneggiata da un altro terremoto, quello del maggio 1984, e da una serie di riprovevoli atti vandalici, la chiesa ha subito una lunga fase di restauro che ha restituito al suo originale splendore alcuni affreschi di artisti nativi della zona, su tutti Alessando Salini e il suo  Sposalizio della Vergine. Del Salini, nato a Sulmona nel 1675 e morto a Roma nel 1764, è anche un altro dipinto conservato nell’attiguo museo diocesano: la  Madonna col Bambino e devoti, detta  L’Avvocata. La chiesa di San Gaetano ha invece alle sue spalle una storia ben più lunga. Una serie di scavi archeologici hanno infatti riportato alla luce, nello stesso punto in cui ora sorge l’edificio, i resti di una  domus della prima età imperiale e, negli strati successivi, l’abside affrescata di una piccola chiesa risalente all’VIII-IX secolo e una serie di sepolture con coperture a volta. Gli apparati decorativi settecenteschi sono stati anch’essi riportati alla luce in tempi recenti, liberandoli da uno spesso strato di vernici che erano state sovrapposte nei secoli successivi.

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