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La Basilica di Nuestra Señora del Pilar a Saragozza

Catedral Zaragoza 1La Basilica de Nuestra Señora del Pilar è una delle due cattedrali di Saragozza e la più grande chiesa barocca di Spagna. In essa si conserva la colonna (pilar) sulla quale, secondo la tradizione, la Vergine Maria, all’epoca ancora vivente a Gerusalemme, apparve all’apostolo Santiago. Per ricordare e celebrare il miracoloso evento, sorse sul luogo una piccola cappella, successivamente sostituita da una chiesa romanica, poi da una mudéjar e da una gotica, diretta antecedente dell’attuale cattedrale barocca. Fu don Juan José de Austria, all’epoca viceré d’Aragona, a promuovere la costruzione di una basilica in stile barocco, i cui lavori cominciarono nel 1681. L’architetto reale Francisco de Herrera el MozoFrancisco Herrera detto el Mozo (1627-1685) è stato un pittore e architetto barocco, figlio di Herrera el Viejo. Nato a Siviglia, dopo aver collaborato con il padre in alcune opere, si trasferì in Italia poco più che ventenne per perfezionare la sua formazione. Tornato in Spagna, accrebbe ben presto la sua fama fino a quando giunse a corte come pittore di corte di re Carlo II e Maestro Mayor de las Obras Reales. Morì nel 1685, mentre lavorava alla Basilica del Pilar di Saragozza., e assieme a lui altri maestros de obras come Felipe SánchezFelipe Sánchez fu un architetto nativo di Saragozza, celebre soprattutto per aver contribuito alla costruzione della Basilica di Nuestra Señora del Pilar. Morì a Madrid nel 1709., diressero la realizzazione dell’opera. Alcuni decenni più tardi, Ferdinando VI affidò a Ventura RodríguezBuenaventura Rodríguez Tizón, meglio noto come Ventura Rodríguez (1717-1785) viene considerato come l’ultimo architetto barocco spagnolo, anche se la sua produzione presenta già elementi tipici del neoclassicismo. Tra le sue opere, ricordiamo l’interno del Monastero de la Encarnación, l’esterno del Palazzo de Liria e il disegno della fontana di Cibeles a Madrid, la facciata del convento de los Agustinos Filipinos a Valladolid e la Santa Capilla della Basilica di Nuestra Señora del Pilar a Saragozza. la costruzione della Santa Capilla. Rodríguez introdusse dei cambiamenti anche nelle decorazioni dell’interno, dando alla cattedrale un aspetto più sobrio e più vicino al gusto neoclassico. Già dotata di dimensioni ragguardevoli (130 metri di lunghezza, 67 di larghezza), la basilica venne ulteriormente arricchita di numerose cupole e torri, innalzate dalla fine dell’Ottocento fino al XX secolo.

La struttura della cattedrale è a tre navate, coperte da volte a botte e definite da grossi pilastri. Su di essi poggiano le numerose cupole, undici in totale, che contraddistinguono il profilo dell’intera cattedrale. Gli interni delle cupole e delle volte furono pensati con l’idea di essere affrescati, ma ciò avvenne solo in parte. Tra le cupole affrescate figurano quelle che circondano e coronano la Santa Capilla, di cui una, intitolata alla Reina de los Mártires, venne dipinta dal celebre Francisco Goya. Nella navata centrale, sotto la cupola centrale, si trova l’altare maggiore. Il retablo mayor de la Asunción, opera del primo Cinquecento dello scultore Damián FormentDamián Forment (1480-1540) è stato uno scultore valenciano, considerato tra i primi introduttori dell’arte rinascimentale in Spagna., presiede l’altare maggiore e costituisce uno degli aspetti artistici più considerevoli della cattedrale.

La già citata Santa Capilla fu costruita a partire da un disegno di Ventura Rodríguez tra 1750 e 1765, anche se i lavori vennero in larga parte guidati da José Ramírez de ArellanoJosé Ramírez de Arellano (1705-1770) fu un architetto e scultore barocco spagnolo. Nel 1740 fu nominato Scultore del re e nel 1758 entrò nella Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.. La cappella si presenta come una costruzione indipendente all’interno della struttura, sintesi di scultura e architettura barocca con evidenti influenze classiciste. Situata sotto la seconda campata della navata centrale, ha una pianta a croce greca con cupola centrale ellittica. Il disegno sinuoso, i tre altari, le colonne, i medaglioni e i gruppi scultorei, tutti realizzati con materiali di alta qualità come marmo, bronzo e diaspro, fanno da cornice alla Colonna e all’immagine della Vergine, rimasta nella medesima posizione in cui apparve, secondo la tradizione, all’apostolo Santiago. La statua lignea della Vergine, alta 38 centimetri, risulta in questo modo al centro dell’attenzione dei fedeli.

Catedral Zaragoza 2Il medesimo stile settecentesco tardo-barocco, di ispirazione italiana, ed in particolare borrominiana, ma con chiari innesti di arte neoclassica, è visibile anche in altre grandi cappelle disposte all’interno della cattedrale: la Capilla de San Juan Bautista, la Capilla de Santa Ana, la Capilla de San José, la Capilla de San Antonio de Padua, la Capilla de San Agustín o Parroquia del Pilar, la Capilla de San Lorenzo e la Capilla de Santiago o de la Comunión. Elementi barocchi sono visibili anche nella Sacristía Mayor, che tuttavia non è aperta al pubblico, nella Capilla del Rosario e nel Museo del Pilar, situato nella vecchia sala de oración della cattedrale.

L’esterno della basilica, in mattoni rossi, è caratterizzato dalle sue imponenti forme e dimensioni. Spiccano le undici cupole, che culminano nelle lanterne e sono coperte con tegole colorate. La cupola centrale, posta alla confluenza tra la navata centrale e la quarta delle sette campate in cui è divisa la cattedrale, è la più grande. Due cupole più piccole, poste ai lati della centrale in corrispondenza della seconda e della sesta campata, sono a loro volta circondate agli angoli da quattro cupole minori, disposte sulla prima, la terza, la quinta e la settima campata di entrambe le navate laterali. Le quattro torri, alte più di novanta metri, furono in gran parte erette nel corso del XX secolo.

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