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I Giganti di Redondela (Galizia)

Giganti RedondelaDurante la processione del Corpus Christi di Redondela, in Galizia, sfila un fantoccio gigante raffigurante San Cristoforo. La sua partecipazione al sacro corteo, attestata solo a partire dal XIX secolo, potrebbe risalire addirittura al Cinquecento. Tale ipotesi, suffragata da qualche testimonianza, è certamente plausibile. San Cristoforo, infatti, insieme al filisteo Golia, è tra i primi giganti processionali fabbricati in Europa. La sua comparsa nei cortei del Corpus Christi, del resto, è situata proprio a cavallo tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna. Il colosso ottocentesco, alto quattro metri per ottanta chili di peso, era costituito da un’impalcatura in legno rivestita con tela. A portarlo in processione  con l’ausilio di una portantina erano deputate quattro persone. Il San Cristoforo di Redondela, come da tradizione, recava sulla spalla l’effige del Cristo Bambino. Come è accaduto ai suoi equivalenti italiani, anche l’enorme manichino gallego ha subito numerose trasformazioni, che ne hanno stravolto tanto la forma esteriore quanto l’identità. Così come è accaduto agli altri giganti europei, infatti, ad un certo punto anche il San Cristoforo di Redondela è stato affiancato da una figura femminile altrettanto imponente. Negli anni ’60 del Novecento è addirittura sparito dalla sfilata del Corpus Christi. Ricostruito con materiali più leggeri, negli anni successivi il Santone è tornato a partecipare alla processione di Redondela, affiancato da numerosi giganti, dai caratteristici cabezudos (enormi teste indossate da portatori) e, soprattutto, dalla mitica CocaLa tradizione vuole che la Tarasca sia originaria della Galizia, e ancora oggi durante la processione del Corpus Christi di Redondela, cittadina dell’omonima comunità autonoma spagnola, sfila in processione uno strano coccodrillo di nome Coca. Si narra che l’enorme creatura uscisse dalla sua tana per rapire le giovani donne del paese finché alcuni marinai non la uccisero. La leggenda vuole che da allora in poi la bestia sia stata portata in processione per simboleggiare la sconfitta del demonio. Oggi questo episodio viene celebrato con la caratteristica Danza de las Espadas y el Baile de las Penlas.: un ibrido mostruoso dalle sembianze di coccodrillo (cocatrix, in latino), simile nell’aspetto alla Tarasca di Barcellona.

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