Luigi XIV di Borbone
Luigi XIV (1638-1715) è stato re di Francia dal 1643 fino alla sua morte. Figlio primogenito di Luigi XIII e di Anna d’Austria, prese effettivamente nelle sue mani il potere solo dopo la morte del cardinale Giulio Mazzarino. Il ministro favorito aveva infatti governato la Francia durante la minore età del sovrano, affrontando la rivolta guidata da numerosi esponenti della grande aristocrazia del regno, la cosiddetta “Fronda”, e guidando il Paese alla vittoria finale nella lunga guerra contro la Spagna (Pace dei Pirenei, 1659). Il regno di Luigi XIV è passato alla storia come il trionfo dell’assolutismo, ovvero la pratica di governo che vedeva concentrate tutte le funzioni di potere a corte e nella sola persona del sovrano. Sebbene tale visione sia stata ormai ridimensionata dagli storici, è indubbio che il Re Sole abbia sviluppato e portato a compimento il progetto di ordinamento statale già iniziato dai cardinali Richelieu e Mazzarino. Il suo ministro delle Finanze, Jean-Baptiste Colbert, diede avvio a una politica economica di stampo mercantilista, propensa cioè a favorire le esportazioni, soprattutto di produzioni di alta qualità, rispetto alle importazioni. Luigi XIV promosse altre importanti riforme interne e si impose anche come potente mecenate e protettore di artisti e letterati. Fece costruire la reggia di Versailles e decise l’abolizione dell’Editto di Nantes (1685), che garantiva libertà di culto agli Ugonotti. In politica estera, la Francia fu in guerra durante quasi tutto il suo lungo regno, lasciando in tal modo in eredità una situazione finanziaria assai critica.
Per saperne di più
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P. Burke, The Fabrication of Louis XIV, New Haven-London 1992.
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J. Duindam, Vienna and Versailles. The Courts of Europe’s Dynastic Rivals, 1550-1780, Cambridge 2003.
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L. Bély, Louis XIV. Le plus grand roi du monde, Paris 2005.