I Giganti di Segovia
I Giganti di SegoviaDi origini antichissime, Segovia è stata un centro importante della Spagna romana. Dopo la dominazione araba, dal XIII al XV secolo, a Segovia risiedette il re di Castiglia. Il trasferimento della capitale a Toledo e il fallimento della rivolta dei Comuneros, cui Segovia prese parte insieme ad altre città castigliane per protestare contro la politica dell’Imperatore Carlo V, ne provocarono il declino. Oggi è famosa in tutto il mondo per il suo imponente acquedotto romano. sfilano da almeno quattro secoli durante la processione del Corpus Christi. Già all’inizio del Seicento, le fonti storiche attestano la presenza di quattro coppie di colossi composte da un gigante e da una gigantessa: i Gitani, i Negri, gli Spagnoli e i Turchi. Si tratta di enormi fantocci costituiti da un’impalcatura di legno rivestita con stoffa leggera. Abili portatori li facevano danzare durante il sacro corteo, a cui prendevano parte anche due gigantillas: i famosi nani costituiti da enormi teste, oggi più noti come cabezudos (teste grandi). La sfilata era aperta dalla Tarasca: un intrigante mostro mitologico accompagnato o sormonato da piccoli fantocci detti Tarasquillas. Presente in molte località spagnole come Barcellona e Redondela e diffusa anche nel sud della Francia, la Tarasca è un ibrido zoomorfo alquanto bizzarro, di cui si parla anche nella Leggenda Aurea. Ad essa è assegnato il compito di impersonare il male ed i nemici della fede: un ruolo che condivide con il celebre gigante Golia, di cui un tempo a Segovia e in molte altre località europee si usava mettere in scena l’uccisione per mano del piccolo e valoroso Davide. Tra XVII e XX secolo i Giganti di Segovia hanno subito diverse trasformazioni, tanto nel loro aspetto fisico quanto nell’identità e nel ruolo che anticamente rivestivano nelle festività cittadine: la stessa sorte toccata ai loro equivalenti europei. Alcuni sono spariti, come la Tarasca, altri hanno cambiato d’aspetto: tutti, in ogni caso, rappresentano ormai qualcosa di diverso rispetto ai loro antenati. A determinare questa trasformazione è stata soprattutto la fuoriuscita dei Giganti dal contesto festivo in cui erano nati: la processione del Corpus Christi. Oggi, infatti, i colossi di Segovia sflilano durante le ricorrenze di San Giovanni e San Pietro (24 e 29 giugno). Alti quasi quattro metri e pesanti più o meno mezzo quintale, i gigantones odierni, accompagnati dalle rispettive consorti, sono l’Alcalde (il Sindaco), l’Americano, l’Africano, l’Asiatico e l’Oceaniano. Mentre un tempo i Giganti di Segovia raffiguravano la sottomissione dell’intera umanità a Dio, oggi invece sono soprattutto un simbolo dell’identità cittadina. Ne sia una riprova il ruolo preponderante assunto dall’Alcalde e dalla sua sposa.