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La cattedrale di Santiago de Compostela

AzabacheriaLa cattedrale di Santiago de Compostela, nella provincia di La Coruña, in Galizia, è una delle chiese e dei luoghi di pellegrinaggio più famosi e visitati dell’intera cristianità. Pur essendo stata costruita in pieno Medioevo, seguendo lo stile romanico, essa presenta un’armonica fusione di diversi stili architettonici.

La lunga storia della cattedrale iniziò nel IX secolo, quando vennero rinvenuti i resti mortali attribuiti all’apostolo Giacomo il Maggiore (Santiago in spagnolo), tradizionalmente considerato come il primo propagatore della fede cristiana nella penisola iberica. Sotto la protezione di Alfonso II el Casto, re delle Asturie, tali reliquie cominciarono a diventare meta di pellegrinaggio da tutta Europa, dando vita al celebre cammino di Santiago. La cappella eretta in quegli anni venne ben presto sostituita da una prima chiesa e poi da una chiesa preromanica, costruita nell’anno 899 per volere del re Alfonso III e distrutta un secolo dopo dall’esercito del califfato di Córdoba. La costruzione dell’attuale cattedrale venne avviata nel 1075, durante il regno di Alfonso VI e il mandato vescovile di Diego PeláezVescovo di Santiago de Compostela nella seconda metà dell’XI secolo, Diego Peláez contribuì fortemente alla crescita della diocesi e del suo territorio. Fu egli a dare inizio, nel 1075, ai lavori di costruzione della cattedrale. Entrò in aperto conflitto con il re Alfonso VI di León, che lo fece arrestare e destituire. Nonostante le proteste di papa Urbano II, Peláez concluse i suoi giorni in esilio.. L’opera, che fu definitivamente consacrata solo nel 1211, venne ultimata grazie al contributo di numerosi e celebri maestri dell’epoca. I più sostanziosi lavori di restauro, ampliamento e modifica della cattedrale si registrarono tra il XVI e il XVIII secolo.

Portico de la GloriaLa cattedrale è costruita in pietra da taglio granitica e presenta una pianta a croce latina che occupa una superficie di oltre 8.000 metri quadrati. È suddivisa in tre navate, di cui la principale è coperta con volte a botte, mentre quelle laterali hanno volte a crociera. Il Portico della Gloria (immagine 2) costituisce l’ingresso principale. Venne costruito dal Maestro MateoFu uno scultore e architetto attivo nei regni cristiani medievali della Penisola Iberica durante la seconda metà del XII secolo. La sua opera più celebre rimane il Portico della Gloria della cattedrale di Santiago de Compostela. nel XII secolo ed è decorato con circa duecento figure che richiamano l’Apocalisse, tra le quali spicca l’apostolo Santiago, poggiato su una colonna.

Pur essendo uno dei più mirabili esempi di arte romanica, l’interno della cattedrale presenta alcune tracce dello stile barocco, a partire dall’altare maggiore. Tra le numerose cappelle costruite dentro la cattedrale, la Capilla mayor, originariamente romanica, venne riformata secondo il gusto barocco nel corso del XVII secolo. L’altare venne costruito da Domingo Antonio de AndradeDomingo Antonio de Andrade (1639-1712) fu l’architetto che più di ogni altro contribuì a diffondere l’arte barocca in Galizia tra XVII e XVIII secolo. Nominato Maestro de Obras della cattedrale di Santiago de Compostela nel 1676, Andrade dedicò ad essa gli ultimi quarant’anni della sua vita, e in essa venne sepolto. Fu anche autore di un’opera erudita, pubblicata a Santiago nel 1695: Excelencias de la Arquitectura. sopra il sepolcro dell’apostolo Santiago. Lo stesso Andrade, assieme ad altri maestros de obras che lavorarono nella cattedrale tra XVII e XVIII secolo, su tutti Fernando de Casas NovoaFernando de Casas Novoa (1670 ca.-1750) è uno dei massimi esponenti dell’architettura barocca spagnola. Successore di Domingo Antonio de Andrade come Maestro de Obras della cattedrale di Santiago de Compostela, ne continuò l’opera, seguendone l’esempio artistico. Oltre che a Santiago, lavorò in altri importanti centri della Galizia. Si deve al suo genio la Capilla de la Virgen de los Ojos Grandes nella cattedrale di Lugo., contribuirono a modificare e ad arricchire molte delle cappelle laterali, come la Capilla del Pilar e la Capilla de la Azucena o de San Pedro. L’architetto Domingo Antonio de Andrade, che trascorse larga parte della sua vita e della sua carriera artistica nella cattedrale, è sepolto all’interno della Capilla de la Concepción. La Capilla del Cristo de Burgos, costruita nella seconda metà del XVII secolo, presenta due notevoli altari laterali barocchi, mentre la Capilla de Nuestra Señora la Blanca prende il nome dall’immagine barocca in essa conservata, risalente al XVIII secolo.

Puerta del PerdonL’esterno della cattedrale presenta meravigliose facciate, ognuna delle quali si riferisce ad epoche e stili differenti. L’unica facciata romanica rimasta è quella de las Praterías, risalente ai primi anni del XII secolo. La facciata est, o de la Quintana, presenta due porte: la Puerta Real, in stile barocco, iniziata da José de la Peña de Toro e conclusa da Domingo Antonio de Andrade nel 1700, e la Puerta Santa o Puerta del Perdón (immagine 3), che rimane aperta solo durante gli anni giubilari. La facciata nord, o de Azabachería, è invece il risultato della demolizione dell’originario portale romanico in seguito ad un incendio nel 1758. Alcune parti dell’antica struttura vennero ricollocati sulla facciata de las Platerías, mentre la nuova facciata venne ultimata nel 1769, in stile neoclassico (immagine 1).

ObradoiroLa facciata dell’Obradoiro, opera di Fernando de Casas Novoa, è invece considerata uno dei più mirabili esempi di arte barocca in Spagna (immagine 4). Costruito per proteggere il Portico della Gloria dal deterioramento dovuto agli agenti atmosferici, il complesso presenta un’efficace combinazione di pietra e vetro, con i grandi finestroni che permettono di illuminare l’antica facciata romanica. La statua dell’apostolo Santiago domina il corpo centrale: ai suoi piedi, i re di Spagna in ginocchio gli rendono omaggio, mentre ai lati sono raffigurate due coppie di angeli sopra nuvole, con la croce dell’Ordine di Santiago. Più in basso, si possono ammirare l’urna, rappresentazione del sepolcro dell’apostolo, la stella e i due discepoli del santo, anch’essi nelle vesti di pellegrini: Atanasio e Teodoro. Ai lati, le due torri, anch’esse di origine romanica, furono ritoccate e rafforzate nei secoli successivi, fino all’intervento di Fernando de Casas Novoa. La Torre de las Campanas, quella di destra, venne rafforzata con contrafforti da José de la Peña tra 1667 e 1670. Il corpo di stile barocco in cui vennero sistemate le campane fu terminato da Domingo Antonio de Andrade. La Torre de la Carraca, sulla sinistra, venne invece progettata nel 1738 in stile barocco da Fernando de Casas Novoa, imitando la torre gemella. Le due torri, entrambe di altezza compresa tra i 75 e gli 80 metri, sono inoltre decorate da alcune statue, tra cui quelle dei genitori dell’apostolo Santiago: Maria Salomè sulla torre di destra e Zebedeo su quella di sinistra. La scalinata che conduce all’entrata della facciata venne invece realizzata nel XVII secolo da Ginés Martínez in stile rinascimentale. Le due rampe, disposte a forma di rombo, circondano l’ingresso dell’antica cripta romanica. Nel suo complesso, la facciata dell’Obradoiro è diventata uno dei simboli non solo della città di Santiago de Compostela, ma dell’intera Spagna: lo prova, ad esempio, il rilievo impresso sulle monete spagnole da uno, due e cinque centesimi di euro.

Da ricordare, infine, la Berenguela, nota anche come Torre del Reloj o de la Trinidad, alta anch’essa 75 metri. Situata all’intersezione di Plaza de las Platerías e Plaza de la Quintana, venne innalzata di due piani da Domingo Antonio de Andrade tra 1676 e 1680. La lanterna posta sulla sommità della torre rimane perennemente illuminata, mentre l’orologio a quattro sfere, cui sono collegate due campane, venne montato nel XIX secolo.

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