La chiesa dei Gesuiti di Alcalá de Henares
Nella calle de Libreros si trova l’antico Colegio Máximo della Compagnia di Gesù, con la chiesa adiacente. La maestosa facciata della chiesa in granito grigio (foto) fu realizzata in uno stile a metà strada tra l’herreriano e il barocco. Doña María de Mendoza, figlia dei IV marchesi di MondéjarTitolo nobiliare spagnolo che apparteneva alla Corona di Castiglia. Venne creato da Ferdinando il Cattolico nel 1512 per onorare la famiglia dei Mendoza, nella persona di don Íñigo López de Mendoza y Quiñones. Il marchesato di Mondéjar si situava nella zona di Guadalajara, al centro del territorio iberico della Monarchia, e rappresentava uno dei nuclei di potere più importanti per la sua vicinanza alla corte di Madrid., volle fondare questa chiesa gesuita dando un sostanzioso aiuto economico per la sua costruzione. In virtù di tale sforzo, acquisì il diritto di essere sepolta nel tempio e di collocare gli scudi familiari che possono ancora vedersi sulla facciata. I lavori cominciarono nel 1567, ma la morte della benefattrice li bloccò nel 1580. Solo nel 1602 si potè riavviare i lavori secondo il progetto originale dell’architetto gesuita Bartolomé de BustamanteNacque ad Alcalá de Henares nel 1501. Dopo essere entrato nella Compagnia si guadagnò la fiducia del superiore Francisco de Borja, in seguito Generale dell’Ordine, del quale fu segretario. Elaborò numerosi progetti di chiese e collegi gesuiti: Medina del Campo (1553), Plasencia (1554), Marchena e Granada (1556), Madrid e Villarejo de Fuentes (1561), Trigueros, Córdoba e Sevilla (c. 1562), Alcalá e Ocaña (1567) e Caravaca (1569). Morì nel 1570.. La chiesa doveva adeguarsi, come tutti i templi gesuiti, ai canoni imposti dalla Compagnia: una sola navata con copertura piana, in legno, per potenziare l’acustica durante la predicazione, assenza del coro, la capilla mayor del pueblo per favorire la partecipazione della gente alla liturgia, e cappelle laterali dove celebrare messa senza arrecare disturbo alla navata centrale. A questi criteri generali vennero aggiunti elementi ispirati alla Chiesa del Gesù di RomaLa Chiesa del Gesù è la più importante chiesa della Compagnia di Gesù. La sua costruzione iniziò nel 1568, su disegno del Vignola. Si trova a Roma, nella piazza che porta il suo stesso nome. La sua facciata e la sua pianta (navata unica circondata di piccole cappelle laterali) fecero da modello per tutte le chiese dei Gesuiti costruite successivamente.. I lavori di edificazione si protrassero fino al 25 aprile 1620, giorno in cui fu inaugurato il nuovo tempio.
La facciata della chiesa è in pietra liscia. È composta da due corpi con colonne corinzie, tra le quali sono poste quattro sculture: in basso le statue dei santi Pietro e Paolo, in alto le statue dei gesuiti Sant’Ignazio e San Francesco Saverio, tutte scolpite, in pieno stile barocco, dal portoghese Manuel PereiraScultore portoghese che lavorò per la corte spagnola (1588-1683). Studiò in Portogallo, ma sviluppò la sua arte a Madrid, dove si impose come uno dei maggiori rappresentanti della scultura barocca. Nelle sue opere predomina il realismo. Sebbene all’inizio della sua carriera si distinse per il suo classicismo, negli ultimi anni realizzò numerose sculture più curvate, dalle linee più dolci. nel 1624. Sulla sommità della facciata dominano un frontone di forma triangolare e la croce. Oggi non è più la chiesa della Compagnia di Gesù, bensì la nuova chiesa di Santa María la Mayor, scelta per sostituire la precedente, distrutta da un incendio nel 1936. All’interno, presenta una pianta a forma di croce, con un’unica e ampia navata e su ogni lato quattro cappelle laterali intercomunicanti (come nel Gesù di Roma). A somiglianza della chiesa italiana, anche le cappelle del presbiterio comunicano con il presbiterio stesso attraverso porte prive di volta. L’unità della chiesa si consegue dunque attraverso la somma di piccoli spazi adiacenti. Il retablo del presbiterio è barocco (foto), opera, come le mensole, del gesuita Francisco BautistaScultore e architetto gesuita. Nacque a Murcia nel 1594, ma dal 1619 si trasferì al collegio di Alcalá, dove lavorò come architetto, oltre a realizzare un retablo. Terminate le opere, passò al Collegio Imperiale della Compagnia a Madrid, poi al Noviziato di Madrid e alla casa professa di Toledo. Fu uno dei primi a promuovere lo stile barocco in Spagna. Morì a Madrid nel 1679.. Venne realizzato tra il 1618 e il 1629, anche se le pitture barocche di Angelo NardiPittore di origine fiorentina che lavorò la maggior parte della sua vita (1584-1664) nella Spagna di epoca barocca. Arrivò ad essere Pintor de Cámara di Felipe IV, assieme a Velázquez, nel 1631. Inizialmente, nelle sue opere si rifletteva lo spirito controriformista, ma nella maturità passò a uno stile puramente barocco. Dipinse importanti serie di tele per diversi Ordini religiosi, come la Compagnia. che lo componevano andarono perdute durante la Guerra Civile spagnola (1936-1939), venendo in seguito sostituite da quelle attuali.
Nella parte sinistra del presbiterio si trova la Capilla de las Sagradas Formas, inaugurata nel 1687, dove si custodiscono ventiquattro Santas Formas incorruptas, protette dalla Compagnia sin dal 1597, secondo la tradizione di Alcalá. A decorare la cupola di questa luminosa cappella sono gli affreschi realizzati da Juan Vicente RiberaPittore spagnolo che nacque a Madrid (c. 1668-1736). Lavorò con Francisco Rizi per decorare il palazzo del Buen Retiro e realizzò numerose serie per chiese e conventi madrileni. Nel 1699 si trasferì ad Alcalá per creare i dipinti della cupola della Capilla de las Santas Formas della chiesa del Colegio Máximo dei Gesuiti. Continuò a lavorare per la Compagnia, realizzando le decorazioni del teatro del Colegio Imperial di Madrid in occasione dell’ascesa al trono di Filippo V. nel 1699.