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Altri possedimenti in Abruzzo

Anche la Cattedrale di Atri testimonia gli interessi artistici degli Acquaviva: Andrea Matteo III commissionò delle tavolette della Natività e della Flagellazione ad un pittore iberico di altissima qualità, forse Pietro da Aponte, inviandole al duomo di Atri, dove si trovano tuttora. Un probabile ritratto del duca è, del resto, visibile nel coro della cattedrale.

Cellino AttanasioUna visita può essere fatta anche a Cellino Attanasio, a circa 20 chilometri, una volta cuore del ducato, dove Andrea Matteo III fece ristrutturare la rocca (foto) e la chiesa di Santa Maria la Nova, che arricchì di paramenti e di arredi, con le pitture di Niccolò di Bonaccorso, Jacobello da Fiore, Andrea Delitio; e all’interno della quale, nel coro dietro l’altare, vi è la tomba di Giovanni Battista Acquaviva (morto a 14 anni), raffigurato giacente sul sepolcro, con due angeli reggistemma.

Anche a Giulianova restano tracce interessanti della famiglia Acquaviva. La città vecchia (Giulianova Alta) è un interessante esempio di città di nuova fondazione. A Giulio Antonio Acquaviva si deve infatti, nel 1470, la fondazione di un borgo fortificato nei confini settentrionali del Regno, dove si raccolsero gli abitanti del vicino Castel San Flaviano, funestato dalla malaria, chiamato Giulia Nova ed edificato con finalità difensive, in un momento in cui si registrava l’acuirsi degli attacchi turchi lungo la costa adriatica. Ma vi erano anche motivazioni di natura economica legate alle concrete possibilità di sviluppo agrario dell’area: i consistenti flussi di migrazione slava e albanese, in fuga dall’avanzata turca, costituivano una non trascurabile manodopera da incanalare nelle operazioni di disboscamento e messa a coltura di terre incolte. La nuova fondazione fu così concepita, contemporaneamente, come piazzaforte e borgo agrario. Non furono estranee alla sua edificazione, inoltre, le influenze culturali di stampo umanistico, che spinsero altri nobili italiani, in diversi contesti territoriali della Penisola, ad edificare delle città-ideali. Giulianova conserva ancora una particolare e interessante struttura urbana e un imponente duomo, dedicato a San Flaviano, la cui costruzione iniziò per volere del duca nel 1470, e che conserva opere d’arte di un certo pregio.

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