Albrecht Dürer
Albrecht Dürer (1471-1528) fu pittore e incisore, considerato il massimo esponente dell’arte tedesca rinascimentale. Nato a Norimberga da un orafo ungherese, compì un breve apprendistato nella bottega paterna, e perfezionò la sua preparazione presso le botteghe di M. Wolgemuth e H. Pleydenwurf tra il 1486 e il 1490. Viaggi e soggiorni fondamentali per lo sviluppo della sua arte furono quelli a Basilea (1490-94) e in Italia (1494-95), prima di aprire una propria bottega a Norimberga. Nel 1505, ormai artista affermato, tornò a Venezia, dove soggiornò due anni. Successivamente, lavorò per vari committenti tedeschi, come l’Elettore di Sassonia o i domenicani di Francoforte. Dal 1512 entrò al servizio dell’imperatore Massimiliano I che, dal 1515, gli riconobbe uno stipendio annuo a vita poi confermato anche dal successore dell’imperatore, il nipote Carlo V. Morì a Norimberga. All’interno della sua sterminata produzione, molti sono i capolavori: tra di essi, ricordiamo i vari ritratti e autoritratti, le 14 xilografie dell’Apocalisse, i monumentali Quattro apostoli e i tre celebri bulini Il cavaliere, la morte e il diavolo, il San Girolamo nello studio e soprattutto la Melancholia I, ricca di riferimenti esoterici e simbologie ermetiche.