Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Le ville extraurbane

CampolietoLa pratica dell’edificazione delle ville exraurbane, presente in diverse aree dell’Italia già in epoca rinascimentale (ad esempio in Veneto), ebbe un lento e difficile affermarsi nel Regno di Napoli. Solo a partire dalla seconda metà del XVII secolo, la villa napoletana extraurbana, come luogo di villeggiatura, divenne un vero e proprio status symbol per l’aristocrazia del Regno. Costruite al di fuori del nucleo urbano più antico, furono edificate, inizialmente soprattutto nel quartiere di Posillipo, per poi spostarsi, a partire dalla fine del dominio spagnolo e soprattutto lungo tutto il Settecento, lungo le falde del Vesuvio, lungo la nuova strada delle Calabrie – che era un’importantissima arteria di collegamento tra Napoli, Salerno e Reggio Calabria -. Non è un caso, infatti, che i Ruffo di Bagnara, tra i maggiori signori calabresi, furono tra i primi aristocratici che, una volta stabilitisi a Napoli, introdussero la moda delle dimore extra-urbane, edificando un imponente edificio a Portici.

<<<—pagina precedente   pagina seguente—>>>