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Granada

Il regno di Granada fu l’ultima parte del dominio mussulmano in Spagna a cadere sotto il controllo cristiano, nel 1492. La successiva, difficile convivenza tra vincitori e sconfitti fu causa di tensioni mai sopite, mentre il volto arabo della città lasciava progressivamente il posto ai simboli della cultura cristiana. L’abbattimento delle principali moschee di Granada, o la loro riconversione in chiese cristiane, fu il simbolo più evidente di tale politica. In seguito alla seconda rivolta delle Alpujarras, la numerosa comunità dei Moriscos venne dispersa in tutta la penisola iberica. L’arrivo di “coloni” cristiani provenienti da altre regioni della Spagna non bilanciò la perdita subita, soprattutto in termini di attività economiche e produttività. Una serie di catastrofi naturali e di epidemie contribuirono a ridurre costantemente la popolazione della città nel corso del Seicento. Solo nel XVIII secolo sarebbe tornato un periodo di rinascita economica e urbanistica.