I Giganti del Corpus di Valencia
Pare che a Valencia, nel 1399, in occasione dell’incoronazione di Martino I, gli spettatori abbiano assistito all’uccisione simbolica di un dragone. La comparsa dei Giganti antropomorfi, invece, risale al XVI secolo. In origine, esistevano coppie di giganti (maschio e femmina) che impersonavano i quattro continenti allora noti. Anche la presenza dei Nani (più noti oggi come testegrosse, dallo spagnolo cabezudos) risale alla fine del XVI secolo. In virtù dei provvedimenti restrittivi emessi da Carlo III nel 1780, fu proibita la partecipazione dei giganti alla processione del Corpus. Essi, tuttavia, continuarono a sfilare indisturbati nel corteo che si tiene poco prima dell’inizio della cerimonia. Alcuni studiosi ritengono che essi simboleggino, in coppia con i giganti, la sottomissione a Dio di qualsiasi entità del mondo terreno, piccola o grande che sia. Il caso della sfilata valenciana sembra confermare questa ipotesi: le tre coppie di Nani che vi prendono parte, infatti, rappresenterebbero i figli di Noé (Cam, Sem e Iafet), ovvero i capostipiti delle popolazioni della Terra riuniti in occasione del Corpus Christi per raffigurare l’universale sottomissione degli uomini al Mistero dell’Eucarestia e, più in generale, alla parola di Dio. Oggi i Nani ed i Giganti sfilano alla vigilia del Corpus Christi insieme ad altre creature mostruose.