La Festa di San Isidro a Madrid
San Isidro: contadino medievale, santo barocco e attuale patrono di Madrid
Isidro (Isidoro in italiano) fu uno dei molti cristiani che abbandonarono Madrid a causa della conquista degli Almoravidi nel XII secolo. Fuggì a Torrelaguna, località al nord di Madrid, per lavorare nei campi. Si sposò con Maria de la Cabeza ed ebbero un figlio. Tra storia e leggenda, si racconta il grande miracolo: un giorno sua moglie Maria si avvicinò ad un pozzo molto profondo assieme suo figlio, ma il bambino inavvertitamente vi cadde dentro. Maria iniziò a piangere e a gridare inconsolabile, pensando già di aver perso per sempre suo figlio. Isidro tornò dai campi, si accorse dell’accaduto e insieme alla moglie cominciarono a pregare, chiedendo alla Madonna che li consolasse. In quello stesso momento, l’acqua salì nel pozzo fino a riportare il bambino in superficie, ancora vivo. Il Santo godeva inoltre, secondo la tradizione, di uno straordinario privilegio: ogni giorno riceveva aiuto, nel suo lavoro nei campi, da parte degli angeli inviati dalla Vergine. Nel 1619 arrivò la beatificazione e nel 1622 la canonizzazione. A partire da allora Isidro si convertì in un modello per la società del Barocco, per tre virtù in particolare: la preghiera continua, la fatica nel lavoro e la grande carità. Il popolo di Madrid invocava l’intercessione di San Isidro per aver un ricco raccolto di messi, mentre i monarchi spagnoli e la nobiltà chiedevano di essere curati da febbri e malanni.
Dalla sua canonizzazione, il corpo di San Isidro fu venerato e dichiarato “incorrotto” dalle autorità ecclesiastiche, facendo aprire la cassa per comprovare lo stato di conservazione del corpo in varie occasioni. È custodito in un’urna, regalo delle regina Maria Anna del Palatinato Neuburg nel 1692, molto apprezzata artisticamente per il suo legno di noce e la sua ricca decorazione in filigrana. La venerazione dei re della dinastia degli Asburgo diede inoltre impulso all’idea di costruire una grande cappella dove adorare il corpo incorrotto di San Isidro. Nel 1657, Filippo IV presenziò alla collocazione della prima pietra di questa grande cappella, ma nel 1767 il corpo di San Isidro venne trasportato in una nuova sede. A seguito dell’espulsione dei Gesuiti erano infatti rimaste vuote molte chiese della Compagnia, tra le quali la chiesa del Colegio Imperial di Madrid, situata nella calle Toledo. Si decise allora di portare il corpo del Santo in questa chiesa barocca (i cui lavori di costruzione erano terminati nel 1622), convertendola in questo modo nella Cattedrale di San Isidro di Madrid. La facciata della chiesa è una delle più importanti e grandiose di Madrid, presenta tre porte posizionate tra quattro mezze colonne con piedistalli e due pilastri su ogni estremità. Sulle colonne poggia la cornice e al di sopra di essa vi è la balaustra. Nella parte centrale della facciata è posta una nicchia che ospita le immagini di San Isidro e di Santa Maria de la CabezaEra originaria di Uceda. “De la Cabeza” non è il suo cognome, ma fa riferimento alla testa della Santa, venerata come reliquia che operava continui miracoli. Si sposò con Isidro ed entrambi furono molto devoti alla Madonna. Il culto di Santa María de la Cabeza fu approvato da papa Innocenzo XII nel 1697.. Oggi, come nel XVII secolo, si celebra una solenne processione ogni 15 maggio, giorno di San Isidro Labrador. Dalla cattedrale escono le statue, prima quella di Santa Maria de la Cabeza e poi quella di San Isidro, e attraversano le vie attorno al tempio, come si mostra nel video. Si tratta, senza dubbio, di una delle feste più celebrate dai Madrileni.