La Processione del Santo Entierro di Tarragona
Nel 1928 è nata l’Agrupacíon de Asociaciones de la Semana Santa: l’organismo che riunisce e coordina le Confraternite, le Maestranze e le Associazioni della Settimana Santa di TarragonaLa città di Tarragona è parte della comunità autonoma della Catalogna e capoluogo della provincia omonima. È celebre soprattutto per il suo straordinario complesso archeologico risalente al periodo romano, inserito nell’elenco dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.. Oggi, tale istituzione gioca un ruolo centrale nell’organizzazione delle più importanti manifestazioni religiose tarraconensi. Per chi fosse interessato a scoprire i segreti di uno tra i più suggestivi cortei religiosi spagnoli, la Processione del Santo Entierro, può rivolgersi all’Agrupacíon, che organizza visite guidate alla scoperta dei protagonisti assoluti dell’evento: i venti pasos che sfilano in occasione del Venerdì Santo. Una cerimonia, quest’ultima, che risale al XVI secolo. Un tempo, la famosa Via Crucis di Tarragona (dichiarata recentemente dalla autorità spagnole evento di Interesse turistico nazionale), si celebrava il giorno del Giovedì Santo. La particolarità di questa processione, per altri versi simile alle sfilate che si tengono nello stesso giorno in altre città spagnole, è dovuta alla spettacolare assonanza tra l’ambientazione originaria in cui si è svolta la Passione e la Morte di Cristo (la Giudea occupata dai romani) e la storia (politica e architettonica) del luogo in cui avviene la sua rievocazione: la location del Santo Entierro ed i figuranti in costume militare (detti Armats, in catalano) che vi prendono parte, infatti, rinviano entrambe alla storia di Roma. Tarragona è stata tra le più importanti città della Spagna romana. Fondata proprio dai Romani nel III secolo a.C. in corrispondenza di un pre-esistente centro fortificato iberico, la città catalana conserva a tutt’oggi molteplici resti dell’inconfondibile stile architettonico di Roma (le Mura, il Circo, l’Anfiteatro): un complesso archeologico che nel 2000 è stato dichiarato “Patrimonio mondiale dell’umanità” dall’UNESCO.