La Real Maestranza di Caltanissetta
La Maestranza di CaltanissettaDi origini antichissime, Caltanissetta ha legato il proprio nome ai Moncada di Paternó, la potente famiglia aristocratica che governò la città per oltre quattro secoli, fino alla data di abolizione della feudalità in Sicilia (1812). Come altri centri siciliani, anche Caltanissetta fu protagonista di una rivolta antisavoiarda nel 1718, salvo poi passare alcuni anni dopo, come il resto della Sicilia, sotto il dominio borbonico. è nata dall’unione delle corporazioni cittadine, composte dagli artigiani e dai professionisti dediti ad uno stesso mestiere. Oltre ad assolvere a compiti di tipo economico e assistenziale (a vantaggio dei propri affiliati e delle loro famiglie), in passato tale sodalizio svolgeva anche incarichi di pubblica sicurezza. Oggi, invece, la Maestranza è dedita soprattutto all’organizzazione di importanti cerimonie paraliturgiche (una funzione altrove generalmente svolta dalle Confraternite religiose). Come quest’ultime, le associazioni artigianali nissene hanno un luogo religioso (una Chiesa, una Cappella o un Oratorio) e un Santo Patrono di riferimento, la cui effige è riprodotta nel loro emblema. Al vertice della Maestranza c’è il suo Capitano, eletto annualmente dai membri delle corporazioni aderenti al sodalizio. Quest’ultimi, contestualmente, scelgono tra gli appartenenti allo stesso ceto del Capitano pro-tempore anche coloro che dovranno ricoprire gli altri ruoli chiave della Maestranza: lo Scudiero, l’Alfiere Maggiore, i Portabandiera e gli Alabardieri (una nomenclatura che risente dell’antica configurazione militare dell’associazione nissena). A Malaga, ancora oggi, al suo omologo, in occasione della Pasqua, è riconosciuto il diritto di liberare un condannato per reati di poco conto: la stessa cosa è avvenuta a Caltanissetta fino al 1822. Il Capitano è il protagonista assoluto della prima cerimonia del Mercoledì Santo, che culmina con la solenne processione della Real Maestranza, che scorta il Santissimo Sacramento.
Durante la sacra sfilata del Giovedì Santo, tre ceti appartenenti alla Real Maestranza prendono parte alla processione con le rispettive Vare: i panificatori con l’Ultima Cena, i marmisti con la Prima Caduta e i muratori con la Traslazione. Il Venerdì Santo, invece, gli artigiani nisseni partecipano alla processione del Signore della città , scortando lo splendido e antichissimo Crocefisso nero di Caltanissetta. La Domenica di Resurrezione, la Real Maestranza accompagna il Vescovo e il suo Capitano fino alla Cattedrale per la Messa pasquale. Da alcuni anni, la Maestranza (che annovera circa quattrocento artigiani) è tornata a scortare, come faceva un tempo, anche la processione del Patrono San Michele Arcangelo e a sfilare nella ricorrenza del Corpus Domini.