Le Vare del Giovedì Santo a Caltanissetta
Alla fine del Settecento, la processione del Giovedì Santo di CaltanissettaDi origini antichissime, Caltanissetta ha legato il proprio nome ai Moncada di Paternó, la potente famiglia aristocratica che governò la città per oltre quattro secoli, fino alla data di abolizione della feudalità in Sicilia (1812). Come altri centri siciliani, anche Caltanissetta fu protagonista di una rivolta antisavoiarda nel 1718, salvo poi passare alcuni anni dopo, come il resto della Sicilia, sotto il dominio borbonico. era organizzata dalla Congregazione San Filippo Neri. La vara è il termine con cui i siciliani chiamano i fercoli artistici o le portantine usate per trasportare le reliquie e le statue dei Santi e della Madonna, nonché le scene statuarie della Passione (i Misteri). Il vocabolo, che deriva evidentemente dalla parola “bara”, per estensione indica l’intera macchina processionale su cui vengono collocati i corpi sacri (del Cristo, della Madonna e dei Santi) e le rappresentazioni plastiche della Via Crucis.
La processione del Giovedì Santo di Caltanissetta, nota originariamente come la Casazza (termine di origine ligure, con cui anticamente in Sicilia si denominavano le rappresentazioni della Passione di Cristo), nel tempo ha assunto il nome di processione delle Vare o dei Misteri. All’inizio del Novecento, i Misteri erano 15: Cena, Orazione nell’Orto, Cattura di Gesù, Sinedrio, Ecce Homo, Condanna di Gesù, Prima caduta, Cireneo, Veronica, Calvario, Deposizione dalla Croce, Pietà , Condotta al sepolcro, Sacra Urna, Desolata. Le Vare del Giovedì Santo sono state realizzate in legno, cartapesta e gesso, tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo. Negli anni successivi sono state rielaborate e incrementate, fino ad arrivare a 16 esemplari: 14 raffiguranti le scene della Passione, più la Sacra Urna e la statua dell’Addolorata. Oggi, le Vare sono affidate alle Associazioni e ai ceti (solo tre dei quali appartenenti alla Real Maestranza), che ne curano anche l’addobbo floreale. La sera del Giovedì i gruppi si riuniscono in piazza Garibaldi e partono in processione sulle note delle bande musicali, per poi farvi ritorno e separarsi (con il rito della Spartenza). La sacra processione sfila attraverso il centro della città dal crepuscolo del Giovedì Santo alle prime ore del mattino seguente. Nella processione delle Vare giocano un ruolo fondamentale l’illuminazione (ottenuta con torce e lanterne artistiche), il canto struggente dei fedeli (che i siciliani chiamano ladata o lamintanza) e gli altri accessori che distinguono i ceti e le maestranze.
È in corso di costruzione il Museo delle Vare. Nel frattempo, i Misteri di Caltanissetta possono essere ammirati all’alba del Giovedì Santo, prima dell’inizio della processione, in alcuni punti strategici della città, dove vengono collocati per essere decorati.