La Settimana Santa di Valladolid
La Settimana Santa di Valladolid affonda le sue radici nel XV secolo, quando cominciarono a sfilare le prime processioni. Agli anni finali del secolo risale infatti la fondazione delle due più antiche confraternite ( cofradías) che ancora oggi sfilano per le vie della città nei giorni che precedono la Pasqua: la Cofradía de la Venerable Orden Tercera de San Francisco e la Cofradía Penitencial de la Santa Vera-Cruz, nata nel 1498. Al secolo successivo risalgono invece laCofradía Penitencial de la Sagrada Pasión de Cristo (1531), la Ilustre Cofradía Penitencial de Ntra. Sra. de las Angustias (1536), laMuy Ilustre Cofradía de Nuestra Señora de la Piedad (1578) e la Cofradía Penitencial de Ntro. Padre Jesús Nazareno (1596).
Tra il 1601 e il 1606, Valladolid fu sede della corte del re di Spagna e in quanto tale divenne centro di numerose feste, cerimonie e rituali di natura politica e religiosa. Come testimoniato dal cronista portoghese Tomé Pinheiro da Veiga nella sua opera Fastiginia, il Venerdì Santo del 1605, lo stesso giorno della nascita dell’erede al trono, il futuro Filippo IV, sfilarono per le vie della città cinque processioni, ognuna delle quali trasportava vari pasos, spesso di pregevole fattura artistica. Il XVII secolo fu il periodo d’oro della scultura barocca vallisoletana, in cui furono creati molti dei pasos più belli e famosi che tuttora sfilano nelle processioni.
La Settimana Santa di Valladolid conobbe un lungo periodo di crisi nel XIX secolo. Nel 1810, il generale francese Kellerman impose l’attuazione di una disposizione promulgata già quattro anni prima: l’unificazione di tutte le processioni in un’unica Procesión de la Sagrada Pasión del Redentor, al fine di ridurre le spese e i problemi di ordine pubblico generati dal proliferare delle cerimonie. Sebbene tale situazione durò solo per pochi anni, e cioè sino alla fine della dominazione napoleonica, nel corso del secolo la Settimana Santa faticò a recuperare l’antico splendore. Fu infatti solo nel XX secolo che essa tornò a rappresentare un evento fondamentale della vita e dell’identità stessa della città, come dimostra il fatto che moltissime nuove cofradías vennero fondate nel corso del Novecento. Nel 1920 venne introdotta la Procesión General del Viernes Santo, che ancora oggi riunisce tutte le confraternite e la maggioranza dei pasos.
Attualmente, le celebrazioni della Settimana Santa di Valladolid cominciano dal Viernes de Dolores e proseguono nei giorni successivi fino al giorno di Pasqua. Il Venerdì Santo è caratterizzato non solo dallaProcesión General, ma anche dalSermón de las Siete Palabras, che viene pronunciato da un predicatore a mezzogiorno, in una Plaza Mayor addobbata per l’occasione con grandi teloni neri. Il Sabato Santo viene invece portata in processione una delle versioni del Cristo Yacente di Gregorio Fernández, il maggior scultore spagnolo dell’epoca barocca. Di Fernández e di altri grandi artisti barocchi sono ulteriori pasos e immagini che tuttavia oggi non sfilano più durante la Settimana Santa, per preservarne il grande valore artistico: è il caso, ad esempio, della Piedad dello stesso Gregorio Fernández (1619), conservata nel Museo Nacional de Escultura. Le celebrazioni della Settimana Santa si concludono nel giorno di Pasqua, con la solenne Messa celebrata dall’arcivescovo di Valladolid nella cattedrale.