Le Casazze
Il termine Casazza è di etimologia incerta: esso dovrebbe comunque derivare dall’usanza cinquecentesca delle Confraternite genovesi dei flagellanti o disciplinati di aggregarsi (“far casaccia”) in una sede comune (spesso l’Oratorio) per organizzare i riti paraliturgici della Settimana Santa (che, per estensione, hanno preso il nome di Casaccie in dialetto ligure, e poi di Casazze in siciliano). Le fonti attestano che a Palermo, tra fine Cinquecento e inizio Seicento, siano state proprio le Confraternite costituite da cittadini originari di Genova ad organizzare le prime grandiose Casazze (processioni formate da gruppi di attori in costume che mimano, come statue viventi, le scene della Passione, con gesti teatrali e parti recitate). Sembra che a quella del 1611 abbia assistito anche il viceré duca di Osuna. Si racconta che nella prima metà dell’Ottocento, ad una Casazza tenutasi a Nicosia (Enna) in occasione del Venerdì Santo, abbiano partecipato 1200 personaggi (divisi in venti gruppi).