I Maestri di Festa di Nola (Napoli)
Mentre gli ultimi Gigli completano la processione, ha inizio il nuovo ciclo festivo: ‘Sta festa tanno nasce, quanno more’, si dice a Nola. A mezzanotte, infatti, gli aspiranti Maestri di Festa appartenenti alle otto categorie lavoratrici cittadine (Ortolani, Salumieri, Bettolieri, Panettieri, Beccai, Calzolai, Fabbri e Sarti) si recano alla cerimonia dell’accollo. Un rito in cui si contenderanno la realizzazione dei prossimi Gigli, assegnati in base all’anzianità del proponente (ma anche in virtù della forza economica del comitato). La Barca La Barca di Nola è una “macchina” scenica in legno che ospita al suo interno un Moro danzante (“o Turco” in dialetto). Si tratta di un elemento scenografico pensato per raffigurare la nave che avrebbe riportato a Nola il Santo ed i suoi compagni di prigionia. La Barca sfila insieme ai Gigli la domenica successiva al 22 giugno., invece, viene attribuita ad un gruppo di ragazzi. Una volta ottenuto l’incarico, i comitati formati dai Maestri assegnatari si mettono subito al lavoro per individuare la bottega a cui sarà demandata la costruzione dei Gigli e i compositori a cui affidare la scrittura dei versi e della musica che scandiranno l’incedere degli obelischi. I fondi per assolvere a questo gravoso compito vengono reperiti mediate le questue.
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