Cosenza
Capitale della Calabria Citra Naethum durante la dominazione aragonese, Cosenza fu un importante centro culturale e di dibattito intellettuale in età moderna. Durante il governo spagnolo (Cosenza era parte, come tutta la Calabria, del viceregno di Napoli) la città fu capoluogo della provincia della Calabria Citeriore e sede dell’Accademia Cosentina (tuttora esistente), la cui più importante guida fu il filofoso e naturalista Bernardino Telesio (1509-1588), nativo di Cosenza. La presenza di vari Ordini religiosi in città venne rafforzata fra XVI e XVII secolo, con l’arrivo, fra gli altri, dei Gesuiti, che cominciarono a costruire il loro collegio (uno dei più importanti della regione) nel 1599. Cosenza fu inoltre coinvolta a pieno nella stagione rivoluzionaria del 1647-48, in concomitanza con la cosiddetta rivolta di Masaniello scoppiata, in quegli stessi anni, a Napoli.