Scanno
Il comune di Scanno, anch’esso annoverato tra i borghi più belli d’Italia, è una rinomata meta turistica per l’omonimo lago, le vicine stazioni sciistiche e per la riserva naturale delle Gole del Sagittario. Tra i motivi d’interesse, Scanno conserva anche un interessante patrimonio artistico ed architettonico, in cui spicca la chiesa di Sant’Eustachio, intitolata anche a Santa Maria di Loreto. Essa sorge sui resti di una precedente chiesa medievale, demolita nel 1693. Gli stucchi e le decorazioni che la contraddistinguono risalgono dunque ai primi decenni del Settecento, anche in questo caso frutto del decisivo intervento di artisti e maestranze provenienti da varie parti della penisola italiana, come nel caso dello stuccatore milanese Giovan Battista GianniDi origini comasche, Giovan Battista Gianni visse gran parte della sua vita in Abruzzo, dove la sua attività è documentata dal 1685 al 1728. Fu tra i primi a introdurre il linguaggio tardobarocco che si sarebbe affermato in Abruzzo e Molise per tutto il Settecento. Fu attivo a Pescocostanzo e Scanno, ma la sua presenza è attestata in vari centri del territorio abruzzese: a Penne, Chieti, Atri, Sulmona, Città Sant’Angelo e Ortona, mentre è dubbia la sua partecipazione alla ristrutturazione settecentesca di S. Maria di Collemaggio a L’Aquila., del decoratore Francesco FerradiniFrancesco Ferradini apparteneva ad una famiglia di stuccatori, scultori e architetti di origine lombarda attivi in Abruzzo sin dalla prima metà del XVII secolo e fino alla metà del secolo successivo. Esponente più significativo della seconda generazione, Francesco lavorò a cavallo tra XVII e XVIII secolo, e la sua opera è attestata, oltre che all’Aquila, anche a Pescocostanzo, Scanno e Castel di Sangro. e del pittore Francesco Antonio Borsillo. Quest’ultimo, nativo del Molise, può costituire un esempio ideale di artista attivo in vari centri abruzzesi durante l’età barocca, dal momento che la sua presenza è attestata non solo nella chiesa di Sant’Eustachio, ma anche nei dipinti che decorano la cupola della Collegiata di Pescocostanzo. Rimanendo a Scanno, un altro bell’esempio di arte barocca è la cappella di San Costanzo nella parrocchiale. Nonostante conservi al suo interno affreschi risalenti al XVI secolo, la cappella presenta un assetto decorativo barocco che è stato recuperato dopo i lavori di restauro portati a termine nel 1992. Come esempio di architettura civile, possiamo segnalare Palazzo Mosca, costruito tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, in cui il gusto barocco è visibile soprattutto nell’ala del palazzo prospiciente piazza San Rocco.