Sistema dei Consejos
Durante l’età moderna (secoli XVI-XVIII) la Monarchia spagnola prevedeva un complesso sistema consiliare, in cui l’attività di governo dei sovrani era coadiuvata dall’operato di numerosi Consejos (consigli). In essi siedevano con frequenza i primi membri dell’aristocrazia castigliana, ma furono aperti anche a personale burocratico esperto delle singole materie in questione. Introdotti in periodi storici diversi, i Consejos si videro spesso scavalcati da commissioni straordinarie, le juntas, specie nei periodi di governo di potenti favoriti quali il duca di Lerma o il conte-duca di Olivares (1587-1645). Se il Consejo de Estado e il Consejo de Guerra, presieduti dallo stesso re e dunque privi di un presidente, godevano senza dubbio di una maggior importanza, centrale era anche il Consejo de Hacienda, che si occupava della gestione economico-finanziaria della Monarchia. Accanto ad altri Consejos che estendevano la loro sovranità su tutti i territori della Monarchia asburgica (Consejos de Inquisición, Cruzada e Órdenes), ve ne erano altri che si occupavano della gestione delle questioni inerenti a singoli regni e regioni. Oltre al Consejo de Castilla – in cui operava il primo tribunale del regno, la Cámara de Castilla – vi erano così i Consejos de Aragón, Portugal, Indias, Italia e Flandes.