Filippo IV d’Asburgo
Filippo IV d’Asburgo (1605-1665) regnò sulla Spagna e sui domini spagnoli in Europa e in America dal 1621 alla sua morte. Durante il suo regno, la Spagna fu attraversata da una dura crisi legata ai gravosi e velleitari impegni militari, che portarono a frequenti bancarotte. Finì ben presto sotto accusa lo stile di governo di Gaspar de Guzmán, conte-duca di Olivares (1587-1645), il potentissimo favorito di Filippo IV che esercitò, di fatto, il potere del re per oltre un ventennio. Olivares cercò invano di ristabilire l’egemonia spagnola in Europa e di rimediare alla crisi finanziaria della Monarchia: alla scadenza della Tregua dei dodici anni (1609-1621), riprese la guerra contro le Province Unite; si impegnò al fianco degli Asburgo d’Austria nella Guerra dei Trent’anni; contestualmente, cercò di risanare le finanze dello Stato, ridistribuendo il carico fiscale tra i diversi regni. A tal fine promosse un progetto, chiamato “Unione degli eserciti” (1624), che prevedeva la ripartizione delle spese militari, in precedenza sostenute dalla sola Castiglia, tra tutti i territori della Corona. Tale iniziativa provocò un’ondata rivoluzionaria, nel corso della quale importanti regni e territori della Monarchia rivendicarono violentemente le antiche libertà e autonomie: Portogallo e Catalogna si ribellarono nel 1640, Palermo e Napoli (la cosiddetta rivolta di Masaniello) nel 1647-48. Anche dopo la destituzione di Olivares nel 1643, il declino militare della Monarchia non si arrestò. Perso definitivamente il Portogallo, si dovette rinunciare ad ogni pretesa di sovranità sulle Province Unite, mentre il lungo conflitto con la Francia si risolveva, dopo la pace dei Pirenei (1659), con la fine del predominio spagnolo in Europa.
Per saperne di più:
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A. Domínguez Ortiz, Política y Hacienda de Felipe IV, Madrid 1960.
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R.A. Stradling, Philip IV and the Government of Spain, 1621-1665, Cambridge 1988.
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J. Alcalá-Zamora y Queipo de Llano (a cura di), Felipe IV. El hombre y el reinado, Madrid 2005.