Plasencia
Plasencia, oggi parte della provincia di Cáceres, venne fondata nel 1186 da Alfonso VIII di Castiglia subito dopo aver strappato il suo territorio al dominio mussulmano. Eletta diocesi nel 1188, Plasencia iniziò un lungo periodo di espansione economica e demografica a partire dal XIII secolo. Nel 1442 la città divenne feudo degli Zúñiga, che ottennero con essa il titolo di conti. Coinvolta in un ruolo di primo piano nelle lotte dinastiche che tormentarono la Castiglia del XV secolo, Plasencia recuperò nel 1488 il suo status di città libera grazie all’appoggio dei Re Cattolici, che la sottrassero così al dominio degli Zúñiga. Nel 1515 Ferdinando II d’Aragona venne a trascorrere a Plasencia gli ultimi mesi di vita, su consiglio dei medici. Dopo aver preso parte alla rivolta dei Comuneros (1520-1521), la città visse un periodo florido nel XVI secolo, durante il quale furono costruiti luoghi simbolo come la Catedral Nueva, l’acquedotto e il palazzo del marchese di Mirabel. La crisi del XVII secolo, comune in tutta la Castiglia, fu dovuta alle guerre, alle epidemie di peste e anche al decreto di espulsione dei Moriscos, che privò la città di una parte significativa della sua popolazione. Risale a questo periodo il retablo mayor della Catedral Nueva, una delle prime opere del barocco spagnolo. Durante la Guerra di Successione spagnola (1701-1713) Plasencia venne occupata dalle truppe di Carlo d’Asburgo fino al 1706.