L’organo “Churrigueresco” della chiesa di San Salvador (Leganés, Madrid)
La chiesa di San Salvador di LeganésSituata a pochi chilometri da Madrid e ormai parte dell’area metropolitana della capitale, Leganés venne fondata nel XIII secolo, durante il regno di Alfonso X el Sabio. Vi soggiornò per un breve periodo (1550-1554) don Juan de Austria, figlio illegittimo di Carlo V, all’epoca ancora bambino. Nel 1627 divenne “villa de señorío” e Diego Messía Felipe de Guzmán venne nominato da Filippo IV primo marchese di Leganés. Attualmente, ha sede in città l’Università Carlos III di Madrid. contava con un organo del XVII secolo, la cui cassa fu ricostruita da José Benito de Churriguera, celebre autore di retablos. Nel 1735 l’organo era terminato, con dodici registri alla destra e undici alla sinistra. Nel 1790 venne cambiata la parte strumentale, lasciando la cassa di Churriguera: l’intera operazione fu affidata all’organaro José de VerdalongaEra l’organaro più famoso della fine del XIX secolo. Godeva del titolo di organaro del Monastero di San Lorenzo di El Escorial per aver ristrutturato lo strumento ivi conservato., del cui lavoro quest’organo è l’unica testimonianza rimasta a Madrid.
La cassa si compone, come quella di qualsiasi organo barocco spagnolo, di tre corpi. Nella parte inferiore c’è la consolleIl posto dell’organista, dove è situata la tastiera. con i tiradoresPomelli a tiro che comandano i distinti registri, posizionati al lato della tastiera. ai lati e la tastiera originale, realizzata con intarsi di osso ed ebano. Il corpo centrale, con il fregio di trombe, contiene a sua volta il secretoIl cassone che contiene i meccanismi per la distribuzione del vento alle canne. e le tuberías e presenta cinque finestre con castillos de tubosL’espressione si riferisce al modo di collocare le canne nelle finestre del mobile, sempre in maniera geometrica e in simmetria. Ricordano le torri dei castelli. arrotondati. In questo corpo, gli ornamenti colpiscono per la loro fantasia, che termina in una cornice ondulata. Nella parte superiore, è presente un medaglione di tubos canónigosCanne che non producono suono e che si collocano sulla facciata di un organo come ornamento e per mantenere la simmetria. che si concludono in un frontone curvo, adornato dalla testa di un cherubino dorato. L’intero mobile è in marmo rosso e verde, con intarsi dorati.
Alla fine del XX secolo, lo strumento si presentava in un pessimo stato di conservazione. Con il restauro si cercò la maniera di conservare la struttura come modellata da Verdalonga, ma fu comunque necessario sostituire buona parte delle canne e restaurare la cassa dell’organo.
Dati tecnici:
- Tastiera di 28 note, C-c'”
- Ottava corta
- 9 peanas de Contras
- Trasmissione meccanica a tiro e secreto de corredera