Ostuni
Città ricca di storia e di monumenti e opere d’arte riconducibili a diversi stili artistici e a differenti periodi del suo passato, Ostuni è un altro dei luoghi simbolo del Barocco nel Salento. Mescolato al Romanico, al Gotico fiorito (ad esempio quello della Concattedrale di Santa Maria dell’Assunzione) e al Neoclassicismo ottocentesco, il Barocco risalta nell’insieme labirintico delle piccole vie del centro storico, che si snodano sotto gli archi (immagine 1) e passano ai lati di illustri palazzi signorili decorati da stemmi gentilizi e balconcini barocchi. Da segnalare, in particolare, sono il palazzo ducale Zevallos e i portali, scolpiti nella pietra locale e inseriti nel bianco delle pareti, di Palazzo Falgheri, di Palazzo Ghionda-Pomes e della casa Molendino e di palazzo Bisantizzi.
Tipico esempio di arte barocca è il complesso formato dal monastero delle Carmelitane e dalla chiesa di San Vito Martire, risalente agli anni 1750-1752. La chiesa, in particolare, presenta una fastosa facciata ondulata (immagine 2), caratterizzata da fastigio spezzato, finestrone centrale e cupola a mattonelle policrome. All’interno, spiccano i magnifici altari barocchi di Francesco Morgese e il pulpito ligneo seicentesco. Anche la chiesa dell’Annunziata, pur eretta sul finire del XII secolo, presenta elementi barocchi introdotti dai frati Minori Osservanti Riformati nel corso del XVII secolo. Al suo interno, degni di nota sono gli altari, tra cui uno in legno di Giuseppe Morgese, diverse statue lignee e pitree e alcune tele, tra cui la Deposizione di Paolo VeronesePaolo Caliari, meglio noto come Paolo Veronese (1528-1588) fu un pittore rinascimentale. Nato a Verona (da cui l’appellativo Il Veronese) visse per un periodo presso la corte dei Gonzaga di Mantova e si trasferì poi a Venezia nel 1556. Coadiuvato nell’attività di bottega dai figli Carlo e Gabriele, Caliari subì solo in parte l’influenza dell’ambiente veneziano, mantenendo sempre il suo peculiare stile manierista..
Il monumento più rappresentativo di Ostuni resta comunque la Guglia di Sant’Oronzo (immagine 3), alta più di venti metri, posta nel cuore della città, nei pressi di piazza Libertà. Venne costruita nel 1771 dall’architetto Giuseppe GrecoGiuseppe Greco (1740-1807) era un architetto nativo di Ostuni. come ex-voto voluto dai fedeli per ringraziare il santo della protezione garantita alla città contro la peste e la carestia: tale atto di devozione è testimoniato dalle epigrafi, sorrette dagli angeli e poste al primo ordine su ognuna delle quattro facce. La ricca decorazione barocca prevede nell’ordine successivo una balaustra con colonnine sagomate, su cui poggiano, ai quattro angoli, le statue dei santi patroni minori della città: San Biagio, Sant’Antonio da Padova, Sant’Irene e San Gregorio Armeno. Mano a mano che si procede verso l’alto, gli ordini tendono a rastremarsi, decorati da putti, cherubini e cartigli. In alto, domina la statua di Sant’Oronzo, rappresentato mentre benedice la popolazione.