Le ville di campagna e il giardino all’italiana
Con l’espressione “villa di delizia” si intende quel particolare tipo di residenze di campagna dove la nobiltà italiana, a partire dal XVI secolo, era solita trascorrere periodi di villeggiatura, svago e riposo. Poste lontano dai centri abitati, tali ville si diffusero in particolare nell’Italia settentrionale, e soprattutto nel territorio dell’attuale regione della Lombardia, lungo il percorso del Naviglio Grande e del Naviglio della Martesana e in Brianza. Esempi di “ville di delizia” sono comunque presenti anche in altre zone d’Italia, come Liguria, Piemonte, Veneto e Sicilia, e tutte costituirono un modello per le residenze nobiliari dello stesso tipo sparse in altri paesi europei.
Elemento essenziale delle ville di campagna della nobiltà italiana è il giardino. Il cosiddetto giardino all’italiana, o giardino formale, è una tipologia di giardino che risponde a un preciso stile di ispirazione classica tardo-rinascimentale. I primi esempi di giardini all’italiana sono solitamente identificati nei giardini fiorentini modellati da Niccolò TriboloNiccolò di Raffaello di Niccolò dei Pericoli, detto Il Tribolo (1500 ca-1550) fu un artista fiorentino. Scultore, ma soprattutto architetto di corte di Cosimo I de’ Medici, è celebre in particolare per aver progettato famosi giardini, come il giardino di Boboli e il giardino dei Semplici, e le fontane delle ville di Castello e della Petraia. a villa di Castello, villa Corsini e, su specifica commissione del Granduca Cosimo I de’ MediciCosimo I de’ Medici (1519-1574), fu duca di Firenze e il primo Granduca di Toscana dal 1537 al 1574. Si sposò con Leonor Álvarez de Toledo y Pimentel, dalla quale ebbe un totale di 11 figli. Durante il governo di Cosimo I, i Medici aumentarono la grande collezione d’arte che oggi si può ammirare nella galleria degli Uffizi. Cosimo e sua moglie ordinarono inoltre la costruzione dei giardini di Boboli, che si imposero come il paradigma del giardino all’italiana. e di sua moglie Leonor de ToledoLeonor Álvarez de Toledo y Pimentel (1519-1562), figlia del viceré di Napoli don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, sposò Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana. Tale unione servì per rinforzare i legami tra l’imperatore Carlo V e il Granduca, poichè Leonor apparteneva a una delle famiglie più potenti di Spagna. Nella corte medicea, Leonor fu una grande collezionista d’arte e si circondò di importanti artisti del Rinascimento italiano., nei giardini di Boboli.
Caratteristica precipua del giardino all’italiana è la suddivisione geometrica degli spazi, disegnata attraverso l’utilizzo di aiuole, siepi di sempreverdi e filari alberati. Su una pavimentazione generalmente in ghiaia colorata, prato o terra battuta, il giardino all’italiana presenta inoltre decorazioni floreali, sculture vegetali modellate con la potatura dei cespugli, gruppi di piante o di alberi uniti per dare vita ad autentiche architetture vegatali, un insieme di labirinti, tunnel, anfiteatri e colonnati ricavati da un lavoro paziente e continuo di potatura. Altro elemento caratteristico di questo genere di giardino è poi nell’uso dell’acqua: sia i fiumi e i laghi artificiali, disposti in maniera geometrica rispetto alla vegetazione, sia le fontane riccamente decorate e capaci di produrre spettacolari giochi d’acqua, costituiscono parti essenziali del giardino all’italiana e allo stesso tempo esprimono alcuni dei temi tipici della cultura barocca: la meraviglia, il movimento, la festa, lo spettacolo. Nella parte più nascosta e riservata, il cosiddetto giardino segreto, vi era infine spazio per la coltivazione di piante rare o per il riposo appartato dei padroni di casa.