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Il manierismo e l’influenza italiana nel vicereame del Perù: Angelino Medoro

Medoro, Virgen con el ninoAngelino Medoro nacque a Napoli attorno al 1565. Formatosi artisticamente in Italia, dove firmava i suoi quadri come “Romano pittore”, si recò in data sconosciuta a Siviglia, dove si conserva una Flagellazione di Cristo. Dal 1586 era a Santa Fe de Bogotà, dove ha lasciato una produzione abbondante, così come in altre località dell’attuale Colombia. Nel 1592 si trasferì a Quito, dove lavorò per i Domenicani ed ebbe tra i suoi allievi alcuni degli iniziatori della scuola pittorica di Quito. Nel 1600 passò a Lima, dove lavorò a lungo per vari Ordini religiosi. Tra le numerose opere, a Lima c’era una grande tela, oggi scomparsa, Nuestra Señora de la Merced, dipinta per il refettorio del convento dei Mercedari, Ordine per il quale lavorò a lungo, così come i dipinti per la pala d’altare della chiesa di San Ildefonso. Alla morte di Santa Rosa da Lima, nel 1617, Medoro fu chiamato a ritrarla. Del dipinto, venerato nel santuario di Santa Rosa, esistono numerose varianti realizzate da artisti locali. Questi ultimi svilupparono la scuola di pittura cuschegna del diciassettesimo secolo. Nel 1618 Medoro dipinse per il convento di Sant’Agostino di Lima una Immacolata Concezione, circondata dalle rappresentazioni delle litanie, la cui iconografia ebbe una grande diffusione nel vicereame peruviano. Sull’antiporta della chiesa di San Francisco di Lima c’è un suo trittico della Passione. Gli si attribuisce pure un San Bonaventura, sulla porta dello stesso convento. Il gruppo più consistente di suoi dipinti si trova nel convento dei Francescani di Lima. Medoro ritornò in Spagna dopo il 1620. Si conosce poco della sua seconda permanenza nella penisola iberica, a parte un dipinto datato 1627 e il testamento che stese a Siviglia nel 1631, motivo per cui si suppone sia morto in questa città poco tempo dopo.

Attraverso le opere di Bernardo Bitti, Matteo Pérez de Alessio e Angelino Medoro, il manierismo italiano tardo rinascimentale ebbe dunque un’influenza molto forte sull’arte coloniale andina. (immagine: Angelino Medoro, La Virgen con el Niño, San Francisco y Santa Clara).

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