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Presepi napoletani della nobiltà spagnola (II)

Foto nuovaNel Museo Nacional de Artes DecorativasIn questo museo è esposta la cultura materiale della società spagnola, che permette di interpretare le idee e i valori della sua storia. Si trova a Madrid, in calle Montalbán., situato in pieno centro a Madrid, è in esposizione permanente, assieme a un buon numero di oggetti di lusso e di vita quotidiana della società spagnola d’età moderna, un gruppo di presepi. Tra di essi, la punta di diamante è senz’altro il presepe napoletano (XVIII secolo), che non a caso occupa un posto d’onore all’interno dell’esposizione del museo. Anche in questo caso, non si conoscono i nomi né della famiglia aristocratica cui apparteneva, né dell’artista che lo realizzò nel Settecento.

L’elemento più interessante e appariscente di questo presepe è costituito dalle rovine di epoca romana che fanno da sfondo alle diverse attività sviluppate dai singoli personaggi (immagine 1). Le scene di vita quotidiana rappresentate sono dotate di un realismo e di un’espressività unici, di cui possono essere presi come esempio lo sconcerto di una donna cui è appena caduto per terra la ceramica che stava portando o, nella stessa scena, la madre che allatta il suo bambino: tutte situazioni ben lontane dal presepe tradizionale e che in qualche modo riducono l’importanza di alcuni episodi fondamentali del Nuovo Testamento (come la stessa nascita di Gesù o l’arrivo dei Re Magi dall’Oriente). Anzi, tratto caratteristico di questo presepe è proprio l’assenza di personaggi così caratteristici e tradizionali quali i Re Magi. Non mancano, al contrario, scene accurate che ritraggono contadini, artigiani, venditori di frutta, pastori, donne che raccolgono acqua dalle fonti. Sebbene non possa essere paragonato all’eleganza e alla grandiosità del Belén del Príncipe, questo presepe merita comunque una menzione speciale per la tecnica nella realizzazione delle figure e nell’ambientazione delle scene. Infine, va sottolineato il gioco di prospettiva, altro elemento imprescindibile dei presepi napoletani, con le figure di maggiori dimensioni poste avanti e quelle più piccole sistemate dietro.

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