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Regno di Sicilia

Palazzo Reale PalermoIl regno di Sicilia nacque a seguito della conquista normanna dell’Isola, in precedenza soggetta al dominio arabo. Nel 1130 Ruggero II d’Altavilla (1095-1154) venne incoronato re a Palermo. Si venne così a creare un regno unitario che, oltre alla Sicilia, comprendeva anche tutto il resto dell’Italia meridionale. Alla dominazione normanna seguirono quella degli Svevi e poi quella degli Angioini, conclusasi con la celebre rivolta dei Vespri (31 marzo 1282) e la guerra che ne seguì. A seguito di tali avvenimenti, l’Isola fu governata da un esponente della dinastia aragonese (dal 1296), per poi entrare definitivamente a far parte del regno d’Aragona (1412). Nel 1442 i regni di Napoli e di Sicilia furono riunificati da Alfonso V il Magnanimo d’Aragona (1396-1458). La distinzione non solo nominale tra le due entità statuali, tuttavia, sarà superata solo nel 1816, con la nascita del Regno delle Due Sicilie. Tra il XV e il XVII secolo, dapprima sotto gli Aragonesi, poi come parte dell’impero di Carlo V (1500-1558) e, infine, nel sistema della Monarchia spagnola inaugurata da Filippo II d’Asburgo (1527-1598), la Sicilia fu governata dai viceré. Durante questo periodo e in reazione allo stile di governo spagnolo, ci furono varie sollevazioni, le più importanti tra il 1647 e il 1649, quando Palermo e larga parte della Sicilia si rivoltarono contro il governo di Filippo IV (1605-1665). Dal 1674 al 1678, invece, si consumò una rivolta anti-spagnola a Messina. Dopo la morte di Carlo II d’Asburgo (1661-1700) e la conseguente Guerra di Successione spagnola (1701-1713), il trattato di Utrecht (1713) segnò il passaggio della Sicilia alla dinastia dei duchi di Savoia. Con la pace dell’Aia del 1720, la Sicilia venne ceduta all’Austria. Dopo la riconquista armata da parte delle armate spagnole (1734), Napoli e la Sicilia passarono sotto la dinastia dei Borbone con la pace di Vienna (1738), segnando così le premesse per la costituzione di un regno indipendente. (foto: Palazzo dei Normanni, sede dei vicerè in età moderna)

Per saperne di più:

  • F. Benigno, G. Giarrizzo (a cura di), Storia della Sicilia, 5 voll., Roma 1999.