1693: un disastroso terremoto
Dal 9 all’11 gennaio 1693, la Sicilia sud-orientale fu colpita da una serie di scosse di terremoto devastanti, che cambiarono per sempre il volto di questa parte dell’Isola. Secondo le ricostruzioni storiche dei sismografi, è stato il terremoto più violento che abbia mai colpito l’intero territorio italiano, con picchi superiori al grado 7.4 della scala Richter. Circa 60.000 persone morirono in quei giorni e quasi 50 centri abitati vennero completamente distrutti. In particolar modo, la città di Catania fu gravemente colpita, dal momento che la scossa sismica più potente, registratasi attorno alle 13.30 dell’11 gennaio, ebbe come epicentro proprio il tratto di mare a largo del porto di Catania e provocò un distruttivo maremoto che si abbattè sulle coste di Sicilia e Calabria. Catania perse 16.000 dei suoi 20.000 abitanti complessivi, ma numerose furono le vittime anche in altri centri come Siracusa, Ragusa, AcirealeAcireale è una città della provincia di Catania. Come gli altri centri siciliani che presentano il prefisso Aci (quali Aci Catena e Aci Castello), anche Acireale deriverebbe dalla leggendaria Xiphonia, la cui fondazione si intreccia con il mito della storia d’amore tra la ninfa Galatea e il pastorello Aci. La ricostruzione successiva al terremoto del 1693 l’ha resa una dei gioielli del Barocco italiano., CaltagironeCaltagirone è un comune della provincia di Catania, celebre soprattutto per la produzione della ceramica. Il suo centro storico è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO assieme a tutto il Val di Noto. e Palazzolo Acreide.
Due mesi dopo, nel marzo 1693, Giuseppe Lanza, duca di CamastraPalermitano di nascita, Giuseppe Lanza, duca di Camastra (1630-1708) fu un magistrato e un personaggio molto vicino al potere spagnolo. Proprio il viceré duca di Uceda lo incaricò di organizzare e dirigere la fase di ricostruzione di Catania e di tutta la Sicilia sud-orientale dopo il devastante terremoto del 1693., venne nominato commissario generale per la ricostruzione dal duca di UcedaJuan Francisco Pacheco, duca di Uceda, fu viceré di Sicilia dal 1687 al 1696., viceré spagnolo della Sicilia. Camastra si avvalse della perizia e dell’esperienza di un ingegnere militare originario dei Paesi Bassi, Carlo de Grunembergh, già conosciuto sull’Isola per i lavori di fortificazione condotti in altri centri come Augusta, Messina e Trapani. Quasi tutte le città colpite dal sisma vennero ricostruite sulle proprie rovine, mentre piccoli centri abitati come Ferla, Ispica, Sortino e Buscemi vennero rifatti ex-novo su un altro territorio. Particolarmente interessanti e all’avanguardia per l’epoca furono i processi di ricostruzione messi in pratica a Noto, Ragusa, Avola e Occhiolà (oggi Grammichele), mentre Catania venne dotata di un tracciato di strade completamente nuovo (foto: via dei Crociferi). Assieme alla ricostruzione urbanistica, la Sicilia sud-orientale venne inoltre arricchita da autentici capolavori del Barocco, ai quali lavorarono alcuni tra i più grandi interpreti italiani di questo peculiare stile artistico.
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