Chiesa di San Giuliano, Palazzo Valle, Palazzo Biscari
L’impronta di Vaccarini è inoltre visibile in altri luoghi di Catania. La chiesa di San Giuliano, situata in via dei Crociferi davanti al collegio dei Gesuiti, è circondata da una pregevole cancellata in ferro battuto e presenta una facciata concava al centro, di grande semplicità ed eleganza. Il primo ordine è dominato dal portale d’ingresso, sovrastato da due statue femminili allegoriche, mentre nel secondo ordine una loggia corona l’intero prospetto. La cupola, che illumina con i suoi finestroni l’interno della chiesa, venne affrescata da Giuseppe RapisardiGiuseppe Rapisardi (1799-1853) fu un pittore catanese. Fu attivo soprattutto nella città natale e nel circondario. Fu autore di ritratti e di affreschi di soggetto storico e sacro.. L’edificio ha pianta ottagonale, dentro le mura spiccano il notevole altare maggiore, realizzato in marmi policromi e bronzi dorati, e altre opere d’arte, come un Crocifisso del XIV secolo e una tela di Olivio SozziOlivio Sozzi (1690-1765) è stato un pittore catanese. Dopo un periodo di formazione a Roma, tornò in Sicilia nel 1732. La sua opera più celebre è costituita dai 26 affreschi con i quali decorò la Basilica di Santa Maria Maggiore di Ispica. Morì proprio a Ispica in seguito alla caduta da un’impalcatura..
Palazzo Valle, situato in via Vittorio Emanuele II, è un altro simbolo dell’operato di Vaccarini nell’ambito della ricostruzione di Catania dopo il terremoto del 1693. Presenta una facciata molto ricca, in cui il portale d’ingresso è sormontato dal timpano che regge la mensola aggettante del balcone centrale del palazzo. Altri balconi dall’andamento curvilineo arricchiscono il prospetto, costituito dal piano botteghe e dal piano nobile, residenza del proprietario. Vaccarini ebbe inoltre un ruolo importante nell’edificazione del convitto “Mario Cutelli”, portata a termine attorno al 1760. Se infatti è opera di Francesco BattagliaFrancesco Battaglia (1701-1788) è stato uno dei più importanti architetti del Barocco siciliano. Era zio di Carmelo Battaglia Santangelo. la facciata neoclassica che si affaccia su via Vittorio Emanuele, Vaccarini realizzò il monumentale cortile circolare posto all’interno dell’edificio.
Al di là dell’opera di Vaccarini, altrettanto celebre e significativo della fervente ricostruzione della città tra la fine del Seicento e i primi decenni del secolo successivo, è l’esempio di Palazzo Biscari. Edificato per volere dei Paternò Castello, principi di Biscari, sulle mure di Catania costruite da Carlo V nel XVI secolo (e che in parte avevano resistito al terremoto), il palazzo venne modellato seguendo il progetto di vari architetti succedutisi nel corso degli anni. I lavori di costruzione terminarono solo nel 1763. Dello scultore messinese Antonino Amato sono le decorazioni dei sette finestroni affacciati sulla marina, uno dei tratti più caratteristici della struttura (foto). All’interno, cui si accede attraverso un grande portale che immette nel cortile centrale, degne di note sono alcune sale ricche di storia, decorazioni e opere d’arte, come il “salone delle feste”, la “sala dei Feudi”, la “galleria degli Uccelli”, gli “appartamenti della principessa” e il Museo.