Pietro da Cortona
Pietro Berrettini, meglio noto come Pietro da Cortona (1596-1669) fu pittore e architetto. Lasciata Cortona per Roma nel 1612, venne largamente influenzato dallo studio dei grandi maestri del Cinquecento, ma anche dall’opera di suoi contemporanei quali Annibale Carracci e Gian Lorenzo Bernini. Sotto la protezione di personaggi vicini a papa Urbano VIII, come Cassiano dal Pozzo, Giulio Sacchetti e il cardinale Francesco Barberini, si impose come uno dei principali artisti della Roma barocca. Nel 1634 fu eletto principe dell’Accademia di San Luca. Per dieci anni (1637-1647) lavorò a Firenze in Palazzo Pitti. Tra le sue opere pittoriche: il Ratto delle Sabine (1627-1629); il Trionfo della Divina Provvidenza, nella volta del salone di Palazzo Barberini a Roma (1633-1639); gli affreschi nella Sala della Stufa in Palazzo Pitti a Firenze (1637-1647); le Storie di Enea in Palazzo Pamphili a Roma (1651-1654). Nella sua attività di architetto, spiccano i lavori nelle chiese romane di Santa Maria della Pace, di Santa Maria in via Lata e di San Carlo al Corso.